Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questa foto con questa didascalia:
"E' importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell'uomo per soldi. Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste. Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo livello, sono soltanto parole. E le parole devono essere confermate dai fatti.
Beato Padre Giuseppe Puglisi".
Ringrazio l'ottimo Angelo Fazio, che stimo.
Mi riconosco in questo parole del Beato Giuseppe Puglisi ma voglio aggiungere qualche mio pensiero.
Per combattere la mafia serve prima di tutto una cosa sola: fare funzionare bene le istituzioni.
Se le istituzioni funzionano bene e se (di conseguenza) si crea fiducia tra cittadini ed istituzioni, la mafia si può vincere.
Ci deve essere un clima di fiducia tra cittadini ed istituzioni.
Ora, di fronte a delle istituzioni che tassano a più non posso, che hanno nelle loro file una pletora di burocrati inefficienti, arroganti e saccenti e che non garantiscono neppure la giustizia, non c'è fiducia verso le istituzioni.
Questo rafforza la mafia.
Alla mafia non interessa tanto il business quanto il potere, il controllo di un territorio che viene gestito quasi in maniera feudale.
Ora, a seguito dei vergognosi fatti degli inchini delle statue dei santi di fronte alle case dei boss mafiosi, la decisione del Procuratore di Reggio Calabria Franco Gratteri di vietare questi eventi religiosi è un errore.
I cittadini potrebbero vederla come un atto ostile da parte delle istituzioni.
La lotta alla mafia è una cosa seria.
Essa non deve diventare una lotta tra schieramenti politici (cosa che personaggi come Roberto Saviano vogliono fare diventare) che spaccherebbe solo la società civile e favorirebbe la mafia.
Essa non è neppure una lotta tra nord e sud dell'Italia.
La mafia è un problema nazionale.
Se non si facesse tutto ciò, il sacrificio di grandi personaggi come don Pino Puglisi sarebbe inutile.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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