Chiesa mantovana, quale direzione?

Cari amici ed amiche,

oggi si apre il Sinodo della Chiesa mantovana .
Oggi pomeriggio, alle ore 5.00 PM, nella Basilica di Sant'Andrea a Mantova sarà celebrata la messa di apertura del sinodo, in presenza di Sua Eccellenza monsignor Roberto Busti, Vescovo di Mantova.
Ora, io mi pongo questa domanda: quale direzione prenderà la Chiesa del territorio mantovano?
Per esempio, come un po' in tutto il centro-nord dell'Italia, nella Chiesa c'è un impoverimento della liturgia.
Per dovere di cronaca, qui a Roncoferraro, io sono nel gruppo sinodale della liturgia.
Io ho avuto occasione di partecipare a liturgie celebrate in Sicilia e a quelle celebrate qui, nella Provincia di Mantova.
Qui da noi, nella Provincia di Mantova, si è perso il senso della liturgia.
In molte delle nostre chiese si suonano le chitarre (che in qualche caso sono elettriche) e addirittura i bongos.
In qualche parrocchia viene anche dato il "pane dell'amicizia", ossia una sorta di "comunione" (con pane non consacrato) che viene data ai bambini che non hanno ancora fatto la prima Comunione.
Io penso che per "rendere amabile" la liturgia agli occhi di questo mondo di oggi così secolarizzato sia stata svilita la liturgia stessa.
Nel centro-nord dell'Italia questa secolarizzazione è molto forte.
La liturgia merita molta più solennità, cosa che per esempio nelle liturgie celebrate nel centro-sud dell'Italia e in Sicilia c'è, poiché in essa c'è l'incontro con Cristo nell'ostia consacrata.
Inoltre, sempre nel centro-nord dell'Italia,  molte processioni di santi non si fanno più.
Per esempio, qui a Roncoferraro non si fa più la processione di San Giovanni Battista.
C'è chi adduce al fatto che la statua sia pesante.
Io sono convinto che ciò sia una scusa.
A Galati Mamertino (il paese di mia madre, in Provincia di Messina) si fa la processione dedicata a San Giacomo Maggiore Apostolo.
La statua che raffigura questo santo apostolo pesa molto di più di quella di San Giovanni Battista, che è qui a Roncoferraro.
Per portare la statua di San Giacomo (a Galati Mamertino) servono ventiquattro uomini mentre per portare quella di San Giovanni Battista (qui a Roncoferraro) ne serve la metà.
Inoltre, Roncoferraro è nella Pianura Padano-Veneta mentre Galati Mamertino è sui Nebrodi.
Evidentemente, si è trovato un pretesto per non fare la processione.
A me sembra che la Chiesa si stia adagiando su tutto ciò.
Queste storture derivano anche da una cattiva interpretazione del Concilio Vaticano II.
Così, si riduce la Chiesa ad essere un semplice ente benefico che farà sicuramente del bene ma che non testimonia Gesù Cristo.
Viene tolta importanza ai riti.
Quando si riceve l'Eucaristia si accoglie Gesù Cristo.
Per questo serve anche la solennità.
Nel piccolo gruppo sinodale di Roncoferraro, io dirò questo.
Cordiali saluti.