Un simbolo massonico nel cimitero di Roncoferraro

Cari amici ed amiche,

nella parte vecchia del cimitero di Roncoferraro (Mantova) vi è qualcosa di sorprendente.
Questa cosa sorprendente è una cappella di famiglia.
Questa cappella ha sepolture che risalgono alla fine del XIX secolo.
Ora, l'architettura della cappella ha tipici riferimenti massonici.
La sua struttura ricorda vagamente quella del Tempio di re Salomone a Gerusalemme e l'esterno di essa è di colore grigio chiaro, un grigio tendente al bianco.

Tempio di Gerusalemmme

All'ingresso della cappella vi sono due colonnine che pare non abbiano una funzione strutturale.
Questo fa pensare alla storia dell'Apprendista e del Maestro.
Il primo libro dei Re (capitolo 7, versetti 13-22) dice:

"[13] Salomone fece venire da Tiro Chiram, 

[14] figlio di una vedova della tribù di Nèftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo. Era dotato di grande capacità tecnica, di intelligenza e di talento, esperto in ogni genere di lavoro in bronzo. Egli si recò dal re ed eseguì le sue commissioni. 
[15] Fuse due colonne di bronzo, ognuna alta diciotto cubiti e dodici di circonferenza. 

[16] Fece due capitelli, fusi in bronzo, da collocarsi sulla cima delle colonne; l'uno e l'altro erano alti cinque cubiti. 

[17] Fece due reticolati per coprire i capitelli che erano sopra le colonne, un reticolato per un capitello e un reticolato per l'altro capitello. 

[18] Fece melagrane su due file intorno al reticolato per coprire i capitelli sopra le colonne; allo stesso modo fece per il secondo capitello. 

[19] I capitelli sopra le colonne erano a forma di giglio. 

[20] C'erano capitelli sopra le colonne, applicati alla sporgenza che era al di là del reticolato; essi contenevano duecento melagrane in fila intorno a ogni capitello. 

[21] Eresse le colonne nel vestibolo del tempio. Eresse la colonna di destra, che chiamò Iachin ed eresse la colonna di sinistra, che chiamò Boaz. [22] Così fu terminato il lavoro delle colonne. ".

Ora, i capitelli hanno motivi floreali.

Le colonne di quella cappella sembrano quelle di Boaz  (l'Apprendista) e Jachin, il Maestro.

La parte alta della cappella è un parallelepipedo più piccolo rispetto al resto della struttura.

Le decorazioni sono particolari e distinte in due livelli.

In basso, le decorazioni ricordano dei mattoni.

In alto, invece,vi sono delle colonnine.

Il motivo è simile a quello del Tempio che re Salomone fece a Gerusalemme.

Vi sono anche dei fregi orientaleggianti.

Sulla sommità della facciata vi è una croce.

La croce ricorda in tutto e per tutto quelle dei Cavalieri dell'Ordine del Tempio di re Salomone, cavalieri che sono a noi noti come Templari

Scudo con la croce templare

Tutto ciò deve lasciarci intendere che almeno alcuni di coloro che sono sepolti in quella cappella siano stati massoni.

La massoneria, infatti, specula sulle storie della Bibbia e su quelle dei Cavalieri Templari.

Ora, ho visto anche l'interno della cappella.

L'interno è rosa e ha attaccato al muro un ritratto della Madonna.

Ho letto alcune scritte sulle lapidi.

Il cognome di alcuni dei sepolti è Benedini.

Mi risulta che un Benedini figuri tra i Mille che capitanati da Giuseppe Garibaldi nel 1860 salparono da Quarto (Genova) e sbarcarono a Marsala per invadere il Regno delle Due Sicilie.

Questo Benedini che andò con Garibaldi si chiamava Gaetano ed era nato ad Asola (Mantova) il 28 dicembre 1830 ed era morto a Firenze il 31 maggio 1868.

Ora, Garibaldi e molti dei Mille erano massoni.

Quei Benedini che sono sepolti a Roncoferraro potrebbero essere stati parenti di quel Gaetano Benedini che andò con Garibaldi?

Mi sono anche informato sul conto di quei Benedini che sono sepolti in quella cappella a Roncoferraro.

Essi vissero nella frazione di Barbassolo e, da quello che mi è stato detto, erano persone rispettate.

Del resto, a Roncoferraro nacque e visse Giuseppe Nuvolari (26 febbraio 1820-17 luglio 1897) che era il luogotenente di Garibaldi e massone.

Nuvolari potrebbe non essere stato l'unico massone e Roncoferraro è Comune risorgimentale.

Certo, io che discendo da nobili borbonici avrei qualcosa da dire...e a pieno titolo.

Cordiali saluti.