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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 agosto 2014

La burocrazia nel Ministero dei Beni Culturali



Cari amici ed amiche,

Terry Marocco ha scritto su "Panorama" un articolo intitolato "Ministero dei Beni Sindacali".
Che il Ministero dei Beni Culturali sia molto burocratizzato è cosa nota a tutti.
Però, la situazione degli sprechi è più seria di quanto si possa immaginare.
Per esempio, sapevate che per chi canta in lingua straniera vi sono delle indennità?
Sapevate che molti servizi vengono appaltati all'esterno?
Tutto questo costa tanto, fa aumentare le tasse e non produce ricchezza.
Inoltre, vi è una pletora di burocrati (e non solo) che è protetta (come al solito) dai sindacati.
In questa pletora vi sono anche i custodi dei musei e se qualcuno osa fare qualcosa, ecco che arrivano i sindacati pronti a fare lo sciopero.
Purtroppo, qui in Italia i diritti acquisiti sono intoccabili.
Facciamo un paragone tra la National Gallery di Londra ed il Museo Brera di Milano.
Nel primo museo (la National Gallery di Londra) vi è un custode per ogni due sale.
Nel secondo (il Museo Brera) vi sono due custodi per ogni sala.
In Europa, i custodi fanno un turno unico dalle ore 10.00 AM alle ore 7.00 PM.
Qui in Italia, i sindacati impongono un diktat secondo cui ci debbono essere due custodi per un turno di 11 ore, iniziando alle ore 8.00 AM.
Chiaramente, ciò serve a fare sì che ci sia più personale.
E' chiaro che qualcosa non vada.
Mentre al ministero avviene ciò, ci sono beni culturali importanti che sono in disuso e che potrebbero essere riqualificati e riutilizzati, come ad esempio la ex-chiesa di Susano di Castel d'Ario (in Provincia di Mantova, vicino a casa mia), ed altri che stanno andando in malora, come gli scavi di Pompei o la chiesa dei Diecimila Martiri di Palermo.
Tra dissesti idrogeologici, altri fenomeni naturali ed incuria dell'uomo tanta parte del nostro patrimonio rischia di essere perduta.
Noi meritiamo di avere tanti beni beni culturali?
Io dubito di ciò.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.