Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

giovedì 14 agosto 2014

Giovanni Caboto, il primo italo-canadese

Cari amici ed amiche,

tra Canada ed Italia vi è un legame molto profondo.
Noi, infatti, possiamo dire tranquillamente che il primo italo-canadese fu proprio lo scopritore delle terre del Canada, Giovanni Caboto.
Delle sue origini si sa poco.
Egli nacque nel 1450 ma non si sa dove.
Per l'ambasciatore spagnolo Pedro de Ayala, Caboto nacque a Genova.
Per altri, egli nacque a Savona.
Per altri ancora, egli nacque (addirittura) a Gaeta.
Si sa, invece, che il 28 marzo 1476 egli prese la cittadinanza veneziana.
Secondo tali fonti storiche, Giovanni Caboto lasciò Gaeta dopo che gli aragonesi sconfissero gli angioini.
Caboto sposò Mattea, da cui ebbe tre figli: Sebastiano, Luigi e Santo.
Il primo è a noi il più noto.
Essi lo seguirono nei suoi viaggi, acquisendo l'abilità nella navigazione.
A Venezia, egli non fu valorizzato e allora si spostò in Spagna, a Valencia.
Egli lavorò per l'ampliamento del porto ma una crisi finanziaria bloccò ogni cosa.
Era il 1493.
Caboto cercò di convincere i sovrani Ferdinando d'Aragona ed Isabella di Castiglia di concedere a lui di viaggiare su una rotta più settentrionale rispetto a quella su cui viaggiò Cristoforo Colombo, avendo capito che quest'ultimo non arrivò in Estremo Oriente.
I sovrani rifiutarono.
Nel 1496, Caboto si trasferì in Inghilterra.
Re Enrico VII Tudor (1457-1509) lo accolse.
Avendo perso l'occasione di avere i servigi di Colombo, re Enrico VII accolse il progetto di Caboto.
Il 4 marzo 1496, Caboto ebbe le lettere patenti e nel porto di Bristol fu organizzata una flotta di cinque navi.
La spedizione fu finanziata dalla Banca dei Bardi di Firenze e dal mercante gallese Richard Ameryk.
Tuttavia, per ragioni misteriose, salpò solo una di queste navi, il Matthew.
Era il 2 maggio 1497.
Il 24 giugno 1497, Caboto arrivò a Capo Bretone, toccò la Nuova Scozia e vide l'Isola di Terranova.
Sulla nuova terra vennero issate le bandiere inglese e pontificia.
Secondo alcune fonti, fu issata anche la bandiera della Repubblica di Venezia.
Ai primi di agosto, il Matthew tornò a Bristol e al re fu comunicato quanto visto.
Il 3 febbraio 1498, re Enrico VII autorizzò un'altra spedizione.
Questa volta salparono sei navi, nella speranza di raggiungere il Cipangu, l'attuale Giappone.
Invece, si arrivò al Labrador e alla Groenlandia.
A questo punto non si seppe più nulla della spedizione.
Secondo alcuni, Caboto morì durante il viaggio di ritorno.
Secondo altri, la flotta naufragò ed una sola nave si salvò.
Secondo altri ancora, arrivati in Groenlandia e stremati dal freddo, i membri dell'equipaggio avrebbero fatto un ammutinamento, costringendo Caboto a ripiegare verso sud.
Secondo alcuni storici, invece, Caboto proseguì verso sud ovest.
La teoria sarebbe avallata dal fatto che nel 1501 lo spagnolo Gaspar Corte Real avesse ricevuto dagli indigeni oggetti appartenuti alla spedizione di Caboto.
Ora, questa storia ci deve ricordare che noi italiani siamo un grande popolo.
Oggi, purtroppo, di questo grande popolo resta ben poco.
Cordiali saluti.



Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.