leggete l'articolo del sito "Panorama" che è intitolato "Cottarelli non è un passero solitario".
L'articolo è un editoriale del direttore Giorgio Mulè.
Il commissario revisore della spesa pubblica (denominato "Mr Spending Review") Carlo Cottarelli è stato di fatto licenziato dal premier Matteo Renzi.
Cottarelli era stato nominato commissario revisore della spesa pubblica dal precedente premier Enrico Letta e Renzi lo ha confermato.
Prima, ha detto di volerlo trasferire a Palazzo Chigi.
Ora, però, lo ha scaricato, viste anche le frizioni tra i due.
Se non credeva all'operato di Cottarelli perché Renzi lo ha confermato, quando è diventato premier il 22 febbraio scorso?
Secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa, Cottarelli riceve per l'aiuto al Ministero dell'Economia 258.000 euro, vale a dire 11.000 euro netti al mese.
Lo aveva detto al quotidiano "Il Tempo" il 26 marzo scorso.
Se voleva ridurre le spese e fare lui stesso la spending review, Renzi non poteva licenziare Cottarelli quando si è insediato al governo?
Siamo alle solite.
Renzi promette mari e monti e poi non fa nulla.
Renzi ha promesso di tagliare la burocrazia e invece ha fatto l'esatto contrario.
Renzi ha promesso di tagliare la spesa pubblica e invece ha fatto l'esatto contrario.
Basti pensare agli 80 Euro che ha messo negli stipendi.
Essi provengono dai soldi che servono per le pensioni.
Poi, dopo il bonus di 80 Euro e le elezioni arriva la stangata della TASI.
Da Matteo l'Ambizioso siamo passati a Matteo l'Incoerente.
Cordiali saluti.
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