a cento anni dalla I Guerra Mondiale, voglio fare una riflessione sulla questione dell'Impero Ottomano.
L'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo della rivista di geopolitica "Limes" che è intitolata "“2014-1914: l’eredità dei grandi imperi”, le carte a colori del volume".
Ringrazio Angelo.
Durante il regno del sultano Solimano il Magnifico (1494-1566) l'Impero Ottomano raggiunse l'apogeo.
Durante il regno di suo figlio e successore Selim II (1566-1574), per l'impero iniziò il declino, con la sconfitta nella Battaglia di Lepanto (1571).
Poi, ci fu la Pace di Carlowitz (1699), che segnò la fine della guerra tra la Lega Santa (composta da Sacro Romano Impero, Spagna, Portogallo, Polonia e Stati italiani) e l'Impero Ottomano, che uscì sconfitto e che perse buona parte dell'Ungheria e la Transilvania.
Poi, ci fu la pace di Passarowitz (1718), che segnò una nuova avanzata degli austriaci che si presero la Serbia.
I Turchi si ripresero la Serbia nel 1739 ma fu l'ultima vittoria turca.
Nel 1821 ci fu una nuova caduta.
Il primo vero colpo, infatti, partì dalla Grecia.
Con l'aiuto di altre nazioni la Grecia si staccò dall'Impero Ottomano e la vittoria di Navarino e la pace di Adrianopoli segnarono l'indipendenza dello Stato ellenico (nel 1829).
Anche altri Stati dell'Impero Ottomano iniziarono a staccarsi anche la Serbia, la Romania, la Bulgaria, il Montenegro e la Serbia,
La Bosnia passò all'Impero Austro-Ungarico.
Non più in grado di controllare anche i domini del Nord Africa, l'Impero Ottomano perse anche la Tunisia 1881, ad opera della Francia) e l'Egitto (1882 ad opera dell'Inghilterra) e nel 1911 perse anche la Libia, ad opera dell'Italia governata dal Primo Ministro Giovanni Giolitti.
Tra il 1879 ed 1908 era emerso un movimento, i "Giovani Turchi".
Questo movimento propose un'europeizzazione dell'Impero Ottomano, il cui sultano Abdul Hamid II dovette concedere la Costituzione.
Un impero così debole affrontò la I Guerra Mondiale (1914) e si sfasciò.
Il sultano Mehmet VI (1861-1926) dovette abdicare.
Nacque la Repubblica di Turchia.
Da un lato, i "Giovani Turchi" vollero "europeizzare" i Turchi ma dall'altro si diedero al nazionalismo più sfrenato.
Il Genocidio armeno (1894-1896, 1915-1916) fu un esempio di ciò.
Chi non era turco veniva visto come pericoloso.
Del resto, guardando il territorio che corrisponde all'attuale Turchia, noteremo che nell'antico Impero Ottomano i non musulmani erano pari al 20%.
Vi erano, per esempio, Armeni e Greci.
Degli Armeni si è già parlato.
Per quanto riguarda i Greci, essi si trovavano a Smirne (Izmir) e a Costantinopoli.
Tra il 1919 ed il 1922 ci fu la Guerra turco-greca.
I Greci vollero annettersi la zona di Smirne e tutta la Tracia, con Costantinopoli.
I Greci volevano ricomporre l'Impero Romano d'Oriente.
I Turchi di Kemal Ataturk ricacciarono i Greci ed i loro compatrioti che si trovavano a Smirne e molti di quelli che stavano a Costantinopoli e in Tracia furono costretti ad andarsene.
Dal canto loro, i Greci cacciarono i Turchi presenti sul loro territorio.
Tutto questo ci fa capire la questione del nazionalismo turco, una questione che ancora oggi mantiene la Turchia in bilico tra fondamentalismo islamico e laicità.
Cordiali saluti.
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