Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "La Stampa" che è intitolato "Gerusalemme Est, per l’Australia non è più territorio “occupato”".
Il governo australiano ha dichiarato che la West Bank, la parte orientale di Gerusalemme, non deve più essere dichiarata come "occupata" da Israele.
Il Primo Ministro Tony Abbott ha detto che il termine "occupazione" non giova in un momento in cui il processo di pace di svolgersi.
Il Ministro della Giustizia George Brandis ha detto: "La descrizione di Gerusalemme Est come “occupata” ha implicazioni peggiorative che non sono né appropriate né utili" e dunque "il governo australiano non deve usare tale linguaggio per riferirsi ad aree oggetto di negoziato".
La presa di posizione del governo australiano è stata corretta.
Infatti, nel 1967, gli israeliani non occuparono Gerusalemme Est ma riunificarono questa città santa (la Città Santa per eccellenza) e le garantirono la libertà di culto al suo interno.
Dunque, Israele è dalla parte della ragione.
Già l'anno scorso, il governo di Canberra si astenne al momento in cui all'ONU si dovettero votare due risoluzioni contro gli insediamenti ebraici in Cisgiordania.
Questo approccio del governo australiano non piace all'Autorità Nazionale Palestinese che attraverso il capo negoziatore Saeb Erakat ha inviato una lettera al Ministro degli Esteri Julie Bishop, una lettera con cui si è accusata l'Australia di essere "complice di Israele nelle violazioni della legge internazionale sui Territori palestinesi".
I Palestinesi dovrebbero farsi una ragione di queste scelte del governo di Canberra, tenendo conto anche del fatto che il governo palestinese abbia nelle file dei terroristi che vogliono
A Tony Abbott, io direi di andare avanti!
Israele è nel giusto.
Se dovessi andare a vivere in Australia prenderei la cittadinanza lì.
Gli Australiani hanno un premier ed un governo con gli attributi...noi abbiamo delle marionette.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento