Cari amici ed amiche,
leggete il mio articolo su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Berlusconi ‘federatore’ dei partiti di centrodestra".
Io sono uno di quelli che non vogliono morire democristiani o (peggio) "renziani".
Il centrodestra può (anzi deve) rinascere.
I ballottaggi hanno dimostrato che quando è unito e non ci sono liti al suo interno il centrodestra vince e può vincere anche in città come Padova, Urbino, Perugia, Foggia e Potenza, città che venivano viste come "inespugnabili roccaforti rosse".
Il centrodestra ha pagato pesantemente le scissioni (come quella operata da Gianfranco Fini tra il 2010 ed il 2011) e le varie liti interne, oltre alle esperienze dei governi Monti, Letta e Renzi che hanno spaccato la coalizione.
Il presidente Berlusconi non può più essere candidato ma può essere ancora il protagonista come "federatore" del centrodestra.
Egli dovrà coagulare tutte quelle forze che fanno riferimento ai valori del centrodestra e contribuire a creare una piattaforma con questi valori.
Poi, fatto, ciò si dovranno trovare le persone che possano essere candidate e quelle che dovranno dirigere i partiti.
I congressi e le primarie potrebbero essere strumenti validi.
Prima di tutto, però bisogna recuperare le sinergie con il territorio.
Guarda caso, il vero disastro del centrodestra non è stato al sud.
Al sud c'erano persone come Raffaele Fitto che erano legate al territorio ed il centrodestra non è andato così male.
Il vero disastro è stato al nord, la zona dell'Italia che in passato era stata definita serbatoio di voti del centrodestra e che oggi non è più tale.
Le liti interne e le scelte sbagliate di una parte della coalizione (che ha appoggiato gli ultimi tre governi) hanno fatto perdere molti al centrodestra proprio al nord.
Forse, si dovranno rivedere queste scelte politiche.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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