Leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Pd, la Boschi: "Le riforme non si fermano solo perché 13 senatori non sono d'accordo". Casson: "Siete ottusi"".
Nel Partito Democratico vi è il caos.
Il senatore Corradino Mineo è stato estromesso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, dal suo stesso partito, il Partito Democratico.
A fronte di ciò, 13 senatori del medesimo partito si sono autosospesi per protesta contro questa decisione.
Mineo è fortemente critico verso la linea del segretario del suo partito, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ora, la motivazione data dal Partito Democratico è stata il fatto che Mineo sia stato minoritario ma determinante per l'esito delle votazioni nella commissione.
In realtà, Renzi vuole fare una riforma a tutti i costi, perché l'ha detto e sa che potrebbe pagare pesantemente il fatto di essere arrivato al governo "rottamando" Enrico Letta.
Non gli interessa che sia fatta bene o male. Per Renzi è importante che si faccia.
Lui ostenta sicurezza continuando a dire di avere preso il 41% alle elezioni ma anche lui è conscio del fatto che quel 41% è in realtà un 23%, poiché il 42% degli aventi diritto al voto.
Se poi togliamo chi non lo ha votato capiamo che il Partito Democratico ha preso solo il 23%.
L'estromissione di Mineo (per il quale io non simpatizzo politicamente, essendo di centrodestra) è stata una manifestazione di debolezza di Renzi.
Il suo non mi sembra un comportamento democratico.
Cordiali saluti.
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