Cari amici ed amiche.
Ultimamente, sto subendo attacchi personali dal solito interlocutore vile e maleducato che risponde al nome di Dario.
Per avere definito Nelson Mandela (nella foto) un antisemita, contro di me sono stati scagliati insulti di ogni tipo.
Qualcuno dei commenti è pubblicato su questo blog ma molti altri li ho censurati.
Leggete i commenti all'articolo intititolato "Mandela? Era un cripto-comunista e non amava Israele!" o a quello intitolato "Il lato oscuro di Mandela: era contro Israele!".
Ora, in democrazia (ammesso che siamo ancora in democrazia) ogni uomo può dire ciò che vuole.
Che Mandela abbia detto certe cose contro Israele è documentato.
Leggete l'articolo del sito "Libre Idee" che è intitolato "Contro USA ed Israele: il Mandela che non osano citare".
Ora, in primo luogo, uno Stato Palestinese non si può fare.
Fare uno Stato Palestinese ai danni di Israele (perché così sarebbe se una cosa del genere si facesse) porterebbe solo instabilità.
In secondo luogo, le stesse forze palestinesi non sono affidabili.
Hamas è un'associazione terroristica e Abu Mazen è ambiguo nelle sue posizioni.
Inoltre, l'antisionismo è spesso un pretesto per mascherare l'antisemitismo.
Ci sono tanti Stati in cui ci sono soprusi.
Volete degli esempi?
Cipro Nord è uno di questi!
Un altro esempio è la Libia, ove è entrata in vigore la Sharìa.
Eppure questa gente, che dice che in Israele si commettono ingiustizie contro i "poveri" palestinesi, sta zitta di fronte a simili scempi.
In democrazia, ogni uomo può dire ciò che vuole, purché non leda a nessuno.
Io non ho fatto male a nessuno.
Perciò non mi pento di quello che ho scritto.
A qualcuno potrà dare fastidio?
Mangi una caramella e gli passerà!
Una persona realmente democratica non minaccia gli altri quando diffondono la sua identità, dopo che questa l'ha fatto su altri forum.
Mi riferisco al solito Dario che mi aveva minacciato di denuncia penale dopo che avevo messo il suo cognome su questo blog.
Peccato che lui l'abbia fatto più volte sul forum di "Affaritaliani.it".
Dunque se è stato il primo a mettere il cognome, lui dovrebbe solo tacere!
Del resto, vi invito a leggere questo che nel 2008 avevo scritto su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "Un grave clima di astio e di intolleranza".
Quella persona mi aveva anche minacciato di morte.
Quella persona ha un atteggiamento infame perché minaccia ed insulta senza prendersi le responsabilità.
Io non ho mai minacciato ed insultato nessuno.
Io non mi faccio certo intimidire da questo personaggio.
Io non ho tolto il suo cognome da questo blog perché me l'ha ordinato lui ma perché qui in Italia certa magistratura funziona male.
In un Paese normale, uno come quel Dario non ci sarebbe mai stato.
Lui mi aveva scritto che brucerò all'Inferno.
Prima di tutto, non è di certo Dario a decidere se una persona debba andare all'Inferno, al Purgatorio o al Paradiso.
Inoltre, se io dovessi bruciare all'Inferno, lui verrebbe dietro di me ed io gli farei quello che il conte Ugolino della Gherardesca fece all'arcivescovo Ruggieri.
Chi conosce la "Divina Commedia" di Dante Alighieri sa di cosa parlo.
Uno come Dario è un traditore della patria e di tutti i valori in cui noi crediamo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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