I brani che saranno letti nelle Messe di questa sera e di domani sono:
"[2] perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così sia lunga la tua vita.
[3] Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
[4] Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.
[5] Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.
[6] Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Dal libro del Deuteronomio, capitolo 6, versetti 2-6.",
"[1] Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici,
[2] e dalla mano di Saul. Disse dunque:
Ti amo, Signore, mia forza,
[3] Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
[4] Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
[5] Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti impetuosi;
[6] già mi avvolgevano i lacci degli inferi,
già mi stringevano agguati mortali.
[7] Nel mio affanno invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.
[8] La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era sdegnato.
[9] Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
[10] Abbassò i cieli e discese,
fosca caligine sotto i suoi piedi.
[11] Cavalcava un cherubino e volava,
si librava sulle ali del vento.
[12] Si avvolgeva di tenebre come di velo,
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
[13] Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi
con grandine e carboni ardenti.
[14] Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.
[15] Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.
[16] Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.
[17] Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
[18] mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
[19] Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
[20] mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.
[21] Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
[22] perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
[23] I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
[24] ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
[25] Il Signore mi rende secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.
[26] Con l'uomo buono tu sei buono
con l'uomo integro tu sei integro,
[27] con l'uomo puro tu sei puro,
con il perverso tu sei astuto.
[28] Perché tu salvi il popolo degli umili,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
[29] Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
[30] Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
[31] La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
[32] Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
[33] Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
[34] mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
[35] ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.
[36] Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha fatto crescere.
[37] Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
[38] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
[39] Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
[40] Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.
[41] Dei nemici mi hai mostrato le spalle,
hai disperso quanti mi odiavano.
[42] Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
al Signore, ma non ha risposto.
[43] Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
[44] Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
[45] all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
[46] impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
[47] Viva il Signore e benedetta la mia rupe,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
[48] Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
[49] mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.
[50] Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli
e canterò inni di gioia al tuo nome.
[51] Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre. Salmo 18",
"23] Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo;
[24] egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
[25] Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.
[26] Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli;
[27] egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.
[28] La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 7, versetti 23-28.".
[24] egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
[25] Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.
[26] Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli;
[27] egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.
[28] La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 7, versetti 23-28.".
" [28] Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
[29] Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
[30] amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
[31] E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
[32] Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;
[33] amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
[34] Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 12, versetti 28-34.".
[29] Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
[30] amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
[31] E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
[32] Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;
[33] amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
[34] Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 12, versetti 28-34.".
I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Ieri non ho parlato delle celebrazioni dei morti perché voglio farlo ora.
L'amore è qualcosa che va oltre la morte.
La stessa parola "amore" lascia intuire ciò ed è qualcosa di trascendente.
Infatti, Dio stesso è amore.
Dio è amore pieno, la "Caritas" della lettera enciclica del Santo Padre Benedetto XVI "Deus Caritas Est".
Dio è amore per Dio e per il prossimo.
Quindi, l'amore è qualcosa che si manifesta anche dopo la morte.
Per questo, Dio diede la Legge a Mosè e al popolo ebraico.
Non bestemmiare, riconoscere Dio come unico, non uccidere (e quindi garantire la vita), non rubare, non desiderare la roba d'altri, non commettere atti impuri.
Gesù Cristo, con i suoi discorsi che recitano: "Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. " e:" Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi", riassunse queste dieci norme che Dio diede a Mosè.
Oggi, purtroppo, con questa cultura che mette in risalto l'"io" a scapito del "noi", queste norme sono disattese.
Ne vediamo le conseguenze ogni giorno.
Termino, esprimendo il mio cordoglio all'amico e collega di partito (qui a Roncoferraro) Ettore Alessi, a cui è venuta a mancare la madre.
Sono vicino a lui e ai suoi cari, anche nella preghiera.
Mi ricorderò della cosa anche nella Messa di questa sera.
Cordiali saluti.
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