Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 3 novembre 2012

Legge ed amore

Cari amici ed amiche.

I brani che saranno letti nelle Messe di questa sera e di domani sono:


"[2] perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così sia lunga la tua vita. 

[3] Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. 

[4] Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. 

[5] Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. 

[6] Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Dal libro del Deuteronomio, capitolo 6, versetti 2-6.",

"[1] Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, 

[2] e dalla mano di Saul. Disse dunque: 
Ti amo, Signore, mia forza, 

[3] Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; 
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; 
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. 

[4] Invoco il Signore, degno di lode, 
e sarò salvato dai miei nemici. 

[5] Mi circondavano flutti di morte, 
mi travolgevano torrenti impetuosi; 

[6] già mi avvolgevano i lacci degli inferi, 
già mi stringevano agguati mortali. 

[7] Nel mio affanno invocai il Signore, 
nell'angoscia gridai al mio Dio: 
dal suo tempio ascoltò la mia voce, 
al suo orecchio pervenne il mio grido. 

[8] La terra tremò e si scosse; 
vacillarono le fondamenta dei monti, 
si scossero perché egli era sdegnato. 

[9] Dalle sue narici saliva fumo, 
dalla sua bocca un fuoco divorante; 
da lui sprizzavano carboni ardenti. 

[10] Abbassò i cieli e discese, 
fosca caligine sotto i suoi piedi. 

[11] Cavalcava un cherubino e volava, 
si librava sulle ali del vento. 

[12] Si avvolgeva di tenebre come di velo, 
acque oscure e dense nubi lo coprivano. 

[13] Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi 
con grandine e carboni ardenti. 

[14] Il Signore tuonò dal cielo, 
l'Altissimo fece udire la sua voce: 
grandine e carboni ardenti. 

[15] Scagliò saette e li disperse, 
fulminò con folgori e li sconfisse. 

[16] Allora apparve il fondo del mare, 
si scoprirono le fondamenta del mondo, 
per la tua minaccia, Signore, 
per lo spirare del tuo furore. 

[17] Stese la mano dall'alto e mi prese, 
mi sollevò dalle grandi acque, 

[18] mi liberò da nemici potenti, 
da coloro che mi odiavano 
ed eran più forti di me. 

[19] Mi assalirono nel giorno di sventura, 
ma il Signore fu mio sostegno; 

[20] mi portò al largo, 
mi liberò perché mi vuol bene. 

[21] Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, 
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; 

[22] perché ho custodito le vie del Signore, 
non ho abbandonato empiamente il mio Dio. 

[23] I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, 
non ho respinto da me la sua legge; 

[24] ma integro sono stato con lui 
e mi sono guardato dalla colpa. 

[25] Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, 
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. 

[26] Con l'uomo buono tu sei buono 
con l'uomo integro tu sei integro, 

[27] con l'uomo puro tu sei puro, 
con il perverso tu sei astuto. 

[28] Perché tu salvi il popolo degli umili, 
ma abbassi gli occhi dei superbi. 

[29] Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; 
il mio Dio rischiara le mie tenebre. 

[30] Con te mi lancerò contro le schiere, 
con il mio Dio scavalcherò le mura. 

[31] La via di Dio è diritta, 
la parola del Signore è provata al fuoco; 
egli è scudo per chi in lui si rifugia. 

[32] Infatti, chi è Dio, se non il Signore? 
O chi è rupe, se non il nostro Dio? 

[33] Il Dio che mi ha cinto di vigore 
e ha reso integro il mio cammino; 

[34] mi ha dato agilità come di cerve, 
sulle alture mi ha fatto stare saldo; 

[35] ha addestrato le mie mani alla battaglia, 
le mie braccia a tender l'arco di bronzo. 

[36] Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, 
la tua destra mi ha sostenuto, 
la tua bontà mi ha fatto crescere. 

[37] Hai spianato la via ai miei passi, 
i miei piedi non hanno vacillato. 

[38] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, 
non sono tornato senza averli annientati. 

[39] Li ho colpiti e non si sono rialzati, 
sono caduti sotto i miei piedi. 

[40] Tu mi hai cinto di forza per la guerra, 
hai piegato sotto di me gli avversari. 

[41] Dei nemici mi hai mostrato le spalle, 
hai disperso quanti mi odiavano. 

[42] Hanno gridato e nessuno li ha salvati, 
al Signore, ma non ha risposto. 

[43] Come polvere al vento li ho dispersi, 
calpestati come fango delle strade. 

[44] Mi hai scampato dal popolo in rivolta, 
mi hai posto a capo delle nazioni. 
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; 

[45] all'udirmi, subito mi obbedivano, 
stranieri cercavano il mio favore, 

[46] impallidivano uomini stranieri 
e uscivano tremanti dai loro nascondigli. 

[47] Viva il Signore e benedetta la mia rupe, 
sia esaltato il Dio della mia salvezza. 

[48] Dio, tu mi accordi la rivincita 
e sottometti i popoli al mio giogo, 

[49] mi scampi dai nemici furenti, 
dei miei avversari mi fai trionfare 
e mi liberi dall'uomo violento. 

[50] Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli 
e canterò inni di gioia al tuo nome. 

[51] Egli concede al suo re grandi vittorie, 
si mostra fedele al suo consacrato, 
a Davide e alla sua discendenza per sempre.  Salmo 18",

"23] Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo; 

[24] egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 

[25] Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore. 

[26] Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; 

[27] egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. 

[28] La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 7, versetti 23-28.".

[28] Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". 

[29] Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 

[30] amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 

[31] E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi". 

[32] Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; 

[33] amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici". 

[34] Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 12, versetti 28-34.".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Ieri non ho parlato delle celebrazioni dei morti perché voglio farlo ora.
L'amore è qualcosa che va oltre la morte.
La stessa parola "amore" lascia intuire ciò ed è qualcosa di trascendente.
Infatti, Dio stesso è amore.
Dio è amore pieno, la "Caritas" della lettera enciclica del Santo Padre Benedetto XVI "Deus Caritas Est". 
Dio è amore per Dio e per il prossimo.
Quindi, l'amore è qualcosa che si manifesta anche dopo la morte.
Per questo, Dio diede la Legge a Mosè e al popolo ebraico.
Non bestemmiare, riconoscere Dio come unico, non uccidere (e quindi garantire la vita), non rubare, non desiderare la roba d'altri, non commettere atti impuri.
Gesù Cristo, con i suoi discorsi che recitano: "Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. " e:" Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi", riassunse queste dieci norme che Dio diede a Mosè.
Oggi, purtroppo, con questa cultura che mette in risalto l'"io" a scapito del "noi", queste norme sono disattese.
Ne vediamo le conseguenze ogni giorno.
Termino, esprimendo il mio cordoglio all'amico e collega di partito (qui a Roncoferraro) Ettore Alessi, a cui è venuta a mancare la madre.
Sono vicino a lui e ai suoi cari, anche nella preghiera.
Mi ricorderò della cosa anche nella Messa di questa sera.
Cordiali saluti. 







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Ringrazio un caro amico di questa foto.