Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Così spiano i nostri conti correnti":
"Meno tre mesi al via per il Grande fratello fiscale. Dal 31 ottobre,
infatti, per il Fisco gli estratti conto degli italiani si
trasformeranno in un libro aperto. Obiettivo, combattere l'evasione:
conseguenza inevitabile, la morte del segreto bancario. La sentenza, del
resto, il governo Monti l'aveva già firmata sette mesi fa, con la
manovra «salva Italia». Che prevede appunto l'obbligo per banche, Poste
italiane, intermediari finanziari, assicurazioni, società di gestione
del risparmio e ogni altro operatore finanziario, di comunicare
all'Anagrafe tributaria tutte le informazioni relative ai conti e ai
rapporti finanziari, compresi movimenti e importi delle operazioni.
Ora è in arrivo - come scrive Italia oggi - il provvedimento
dell'Agenzia delle Entrate che delinea le modalità con cui dovranno
essere inviate le informazioni relative ai rapporti finanziari e alle
cosiddette operazioni «fuori conto»: dalla richiesta di assegni e
bonifici per contanti, al cambio di valuta. E all'occhio del Grande
Fratello non sfuggiranno neppure gli accessi alle cassette di sicurezza,
lo shopping con la carta di credito, gli acquisti di oro e metalli
preziosi, i prodotti finanziari emessi dalle assicurazioni e le gestioni
patrimoniali. La novità va di pari passo con i nuovi limiti
all'utilizzo del denaro contante, dal momento che la soglia di mille
euro comporterà la moltiplicazione delle operazioni «tracciabili» da
comunicare all'Anagrafe tributaria.
Tutti dati che il supercomputer del Fisco potrà confrontare con le
dichiarazioni dei redditi e con le capacità di spesa dei contribuenti,
per far emergere eventuali discrepanze tra il reddito dichiarato e
quanto denaro transita invece - in entrata e in uscita - nel conto
corrente di ogni cittadino. Nel qual caso, scatteranno controlli ed
eventuali accertamenti.Tutto questo grazie al famoso decreto legge
numero 201/2011, il «Salva Italia», che all'articolo 11 prevede appunto
l'obbligo per intermediari e operatori finanziari di comunicare i dati
dei clienti al Fisco a 360 gradi, indipendentemente cioè dalla presenza o
meno di accertamenti in corso. In pratica all'Agenzia delle Entrate
arriverà in automatico una copia dell'estratto conto bancario o postale
di ogni correntista. Si comincia dal 31 ottobre, per quest'anno: poi il
31 marzo di ogni anno dovrà essere inoltrata la comunicazione delle
informazioni finanziarie dell'anno precedente. È il rovesciamento di un
principio finora considerato intoccabile, quello della presunzione di
innocenza. È vero, infatti, che gli accertamenti sulle movimentazioni
finanziarie sono sempre stati possibili, ma era necessaria
un'autorizzazione del giudice, caso per caso, dopo aver acquisito altri
elementi di sospetto sulla fedeltà fiscale del cittadino. Ogni regola
però ha le sue eccezioni: infatti, già la manovra dell'agosto 2011 aveva
previsto una norma che obbligava le banche a comunicare all'Agenzia
delle entrate specifiche e selettive liste dei clienti considerati «a
rischio evasione». Una misura che ora è stata abrogata per dare spazio
al nuovo e più aggressivo sistema di controlli. Che, non a caso, aveva
immediatamente suscitato l'attenzione del Garante della Privacy.
L'Autorità, lo scorso aprile, pur condividendo la finalità anti evasione
del provvedimento, ha sottolineato la necessità di porre alcune regole
al modo con cui il Fisco controllerà i conti correnti degli italiani,
trattandosi di informazioni quanto mai «sensibili». Per il Garante
appaiono quindi indispensabili misure di sicurezza di natura tecnica ed
organizzativa particolarmente rigorose: adottare meccanismi di cifratura
durante tutti i passaggi interni, limitare l'accesso ai file ad un
numero ristretto di incaricati, aggiornare costantemente i sistemi
operativi e i software antivirus e antintrusione, prevedere solo in
forma cifrata l'eventuale conservazione dei dati. Le regole imposte dal
Garante comprendono inoltre un limite sulla conservazione da parte
dell'Anagrafe tributaria dei dati così divulgati; i tempi di
conservazione dovranno essere specificati con esattezza e, una volta
scaduto il termine, le informazioni dovranno essere cancellate in
maniera automatica. Indicazioni ancora non completamente recepite da
parte dell'Agenzia delle Entrate: i lavori di aggiornamento, infatti,
sono ancora in corso. Ma intanto, con una nota alle associazioni di
categoria del mondo finanziario - tra cui Abi, Assogestioni, Ania e
Poste Italiane -, la stessa Agenzia ricorda che «nelle more
dell'adeguamento alle prescrizioni del Garante del provvedimento di
prossima emanazione, restano confermati i dati e le informazioni oggetto
di trasmissione all'anagrafe tributaria». Il Grande Fratello non
aspetta.".
Questa è la fine dello Stato di diritto.
Io penso che un vero Stato di diritto debba garantire anche il diritto di proprietà.
Ora, tra l'IMU e quest'ultimo provvedimento, il diritto di proprietà è fortemente minato.
In pratica, se una persona mette in banca i propri risparmi (che magari sono stati guadagnati da una vita di lavoro e sacrifici), questi ultimi vengono controllati dallo Stato.
Inoltre, se questa persona acquistasse una macchina, lo Stato lo verrebbe a sapere e potrebbe arrogarsi il diritto di controllare l'acquisto.
Se questa persona volesse aprire un'attività, lo Stato lo verrebbe a sapere e manderebbe subito la Guardia di Finanza a controllare ogni cosa.
Qui si sta minando sia la il diritto di proprietà e sia la basilare libertà personale dei cittadini.
Tra un po', lo Stato deciderà il posto in cui cittadini dovranno andare per le ferie.
Ciò non va bene.
Questo è uno dei motivi degli scarsi investimenti in Italia.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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