Cari amici ed amiche.
Durante il nazismo, ci furono tante morti ma tante persone lottarono.
Basti pensare al cardinale Clemens August von Galen (1878-1946), Sophie Scholl (1921-1943), Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), padre Giuseppe Girotti (195-1945), Klaus Schenk von Stauffenberg (1907-1944) ebbero molte cose in comune.
Essi furono cristiani e vissero gli orrori dei nazisti.
Ora, visto che oggi vi è la ricorrenza, voglio farvi leggere un testo preso dall'amico Giovanni Covino (SEFT) e che fu scritto da padre Massimiliano Kolbe (1894-1941) che è intitolato "Zelo apostolico per la santificazione delle anime":
" Sono pieno di gioia, fratello carissimo, per l'ardente zelo che
ti spinge a promuovere la gloria di Dio. Nei nostri tempi, constatiamo,
non senza tristezza, il propagarsi dell'«indifferentismo». Una
malattia quasi epidemica che si va diffondendo in varie forme non solo
nella generalità dei fedeli, ma anche tra i membri degli istituti
religiosi. Dio è degno di gloria infinita. La nostra prima e principale
preoccupazione deve essere quella di dargli lode nella misura delle
nostre deboli forze, consapevoli di non poterlo glorificare quanto egli
merita.
La gloria di Dio risplende soprattutto nella salvezza delle
anime che Cristo ha redento con il suo sangue. Ne deriva che l'impegno
primario della nostra missione apostolica sarà quello di procurare la
salvezza e la santificazione del maggior numero di anime. Ed ecco in
poche parole i mezzi più adatti per procurare la gloria di Dio nella
santificazione delle anime. Dio, scienza e sapienza infinita, che
conosce perfettamente quello che dobbiamo fare per aumentare la sua
gloria, manifesta normalmente la sua volontà mediante i suoi
rappresentanti sulla terra.
L'obbedienza, ed essa sola, è quella
che ci manifesta con certezza la divina volontà. E' vero che il
superiore può errare, ma chi obbedisce non sbaglia. L'unica eccezione
si verifica quando il superiore comanda qualcosa che chiaramente, anche
in cose minime, va contro la legge divina. In questo caso egli non è
più interprete della volontà di Dio.
Dio è tutto: solo lui è
infinito, sapientissimo, clementissimo Signore, creatore e Padre,
principio e fine, sapienza, potere e amore. Tutto ciò che esiste fuori
di Dio ha valore in quanto si riferisce a lui, che è creatore di tutte
le cose, redentore degli uomini, fine ultimo di tutte le creazioni.
Egli ci manifesta la sua volontà e ci attrae a sé attraverso i suoi
rappresentanti sulla terra, volendo servirsi di noi per attrarre a sé
altre anime e unirle nella perfetta carità.
Considera, fratello,
quanto è grande, per la misericordia di Dio, la dignità della nostra
condizione. Attraverso la via dell'obbedienza noi superiamo i limiti
della nostra piccolezza, e ci conformiamo alla volontà divina che ci
guida ad agire rettamente con la sua infinita sapienza e prudenza.
Aderendo a questa divina volontà a cui nessuna creatura può resistere,
diventiamo più forti di tutti.
Questo è il sentiero della sapienza
e della prudenza, l'unica via nella quale possiamo rendere a Dio la
massima gloria. Se esistesse una via diversa e più adatta, il Cristo
l'avrebbe certamente manifestata con la parola e con l'esempio. Il lungo
periodo della vita nascosta di Nazareth è compendiato dalla Scrittura
con queste parole: «e stava loro sottomesso» (Lc 2, 51). Tutto il resto
della sua vita è posto sotto il segno dell'obbedienza, mostrando
frequentemente che il Figlio di Dio è disceso sulla terra per compiere
la volontà del Padre.
Amiamo dunque, fratelli, con tutte le forze
il Padre celeste pieno di amore per noi; e la prova della nostra
perfetta carità sia l'obbedienza, da esercitare soprattutto quando ci
chiede di sacrificare la nostra volontà. Infatti non conosciamo altro
libro più sublime che Gesù Cristo crocifisso, per progredire nell'amore
di Dio.
Tutte queste cose le otterremo più facilmente per
l'intercessione della Vergine Immacolata che Dio, nella sua bontà, ha
fatto dispensatrice della sua misericordia. Nessun dubbio che la
volontà di Maria è la stessa volontà di Dio. Consacrandoci a lei,
diventiamo nelle sue mani strumenti della divina misericordia, come lei
lo è stato nelle mani di Dio.
Lasciamoci dunque guidare da lei,
lasciamoci condurre per mano, tranquilli e sicuri sotto la sua guida.
Maria penserà a tutto per noi, provvederà a tutto e allontanando ogni
angustia e difficoltà verrà prontamente in soccorso alle nostre
necessità corporali e spirituali.".
Il cristiano non può essere indifferente di fronte al male.
Un cristiano che non dice nulla di fronte al male non è degno di essere chiamato tale.
Egli non deve condannare il peccatore (semmai, quel compito spetterà a Dio) ma il peccato, ossia il male.
Il cardinale von Galen, Sophie Sholl e padre Kolbe, furono esempi di ciò.
Essi non tacquero di fronte al male.
Certo, qualcuno di loro pagò con la vita ma morì in santità.
Certe cose sono peggiori della morte.
Peggio della morte c'è una vita fatta tra le omissioni ed il silenzio di fronte al male.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Grazie Antonio per aver parlato di questi eroi troppo spesso ignorati! Sono persone che ci insegnano come sia doveroso riconoscere il male e cercare di fare qualcosa per fermarlo. E questo è un insegnamento davvero utile di questi tempi.
RispondiElimina"Silenzio di fronte al male è male esso stesso. Dio non ci considererà senza colpa. Non parlare è parlare, non agire è agire". Dietrich Bonhoeffer
A volte, l'ignavia è peggio del crimine commesso.
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