Cari amici ed amiche.
L'8 agosto 2012 è comparso questo testo di Camillo Langone sul quotidiano "Il Foglio":
"Scopro grazie a Fiamma Nirenstein (evidentemente per preoccuparsi dei
cristiani ci vuole un’ebrea) che il gruppo terroristico maomettano Boko
Haram ha intimato al presidente nigeriano (cristiano) di convertirsi
all’Islam, altrimenti saranno altre bombe e massacri. E’ sempre la
stessa storia da quattordici secoli. A cominciare dal fondatore, i
coranisti non sono capaci di convertire che per mezzo della violenza (e
come potrebbero convertire per mezzo della verità se la verità non
possiedono?). Io non ho ricette per l’Africa però ne ho una per l’Italia
a rischio di africanizzazione. L’ha scritta San Giovanni Evangelista:
“Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento [di Cristo],
non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa
alle sue opere perverse”. Non si riceva l’immigrazione musulmana in
Italia.".
Ora, il fatto che a preoccuparsi di noi cristiani sia un'ebrea (una grande persona, per il suo costante impegno politico) come l'onorevole Fiamma Nierenstein, ci deve fare riflettere.
Bisogna capire che ci dovrà essere un grande lavoro di squadra tra noi cristiani ed i nostri amici ebrei.
Questo lavoro dovrà essere finalizzato alla difesa dei nostri valori, valori che sono comuni tra noi cristiani e gli ebrei.
Qui non è gioco tanto la sopravvivenza di una religione piuttosto che di un'altra.
Qui è in gioco la sopravvivenza della nostra civiltà.
Intendiamoci, io non voglio sembrare razzista.
Ma voglio solo dire che la nostra civiltà è messa in pericolo dal relativismo buonista che, per esempio, in alcuni Paesi (come il Regno Unito) ha fatto sì che si introducesse la Shari'a o che (come nel caso della Francia o dei Paesi Bassi) ha fatto sì che certe chiese siano trasformate in moschee.
Il rischio è la fine della nostra civiltà.
Noi cristiani, insieme ai nostri amici ebrei, dobbiamo impegnarci a mantenere saldi i nostri valori, come la difesa della famiglia e della vita.
Qui c'è in ballo molto.
Io, nel mio piccolo, lo sto facendo e grazie al cielo ho trovato degli ottimi interlocutori.
Cito, ad esempio, Morris Sonnino, un ragazzo di ventisette anni che fa parte della Comunità ebraica romana ed è una persona molto preparata e seria, la signora Sara Astrologo, sua madre, l'amico Riccardo Di Giuseppe, un ragazzo impegnato in politica nella sua città (Roseto degli Abruzzi, Teramo), la signora Luciana Stella, la professoressa Anat Hila Levi e l'amica Francesca Padovese, una ragazza che è impegnata nel sociale e in politica nel suo paese (Concordia Sagittaria, in Provincia di Venezia) e che gestisce il blog " Stand up and fight".
Vorrei citare altri, come Angelo Fazio, Fabio Trinchieri, Irene Bertoglio e Filippo Giorgianni, Anna Castaldo Morville, Francesca Romana Norcia Castaldo ed Emanuele Bignardi.
Sono tutti interlocutori di primissimo livello e mi piace confrontarmi con loro attraverso Facebook e non solo.
Io penso che sia giusto difendere i nostri valori.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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