Cari amici ed amiche.
Il 25 agosto 1825, l'Uruguay si staccò dal Brasile, dopo essersi reso indipendente dalla Spagna nel 1811, ad opera di Josè Gervasio Artigas.
Da lì dopo periodi bui di dittature militari e periodi luminosi (specialmente quelli di José Batlle y Ordonez 1903-1907, 1911-1915) l'Uruguay divenne uno Stato con delle potenzialità, tanto da essere terra di immigrazione per molti italiani.
A loro voglio dedicare l'articolo di oggi.
Anche gli italiani costruirono l'Uruguay.
Ora, l'Uruguay di oggi è una nazione con una buona economia ma nel contempo ha perso quei valori che l'hanno fondata, un po' come tutte le nazioni del Sud America, come la vicina Argentina.
Dal Sud America, infatti, arrivano voci che parlano di governi che puntano (per esempio) a distruggere la famiglia, con leggi che favoriscono le coppie gay, o la vita stessa, con leggi che toccano l'embrione, come anche le leggi in favore della liberalizzazione delle droghe.
Anche in Uruguay ci sono queste leggi.
Il mio augurio è che all'Uruguay vada ogni bene e che a tempo stesso recuperi certi valori.
L'egualitarismo non è valore, come non sono valori il concetto di famiglia diverso da quello naturale (uomo e donna) o l'aborto.
Sulla famiglia e sulla difesa della vita si gioca il futuro.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento