Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

lunedì 13 agosto 2012

La lettera di Anat Hila Levi al sindaco di Trieste

Cari amici ed amiche.

Qualche settimana fa, l'amica Anat Hila Levi aveva fatto pubblicare questa lettera al sindaco di Trieste Roberto Consolini sul giornale "Il Piccolo".
Io la voglio pubblicare perché è molto bella ed è molto interessante:

" Caro Sindaco di Trieste,
ci siamo incontrati un mese fa in occasione della cerimonia per il centenario della sinagoga di Trieste. Ho ascoltato con attenzione il suo intervento che mi permetta, avrei preferito più profondo vista la sua presenza in luogo sacro per la religione ebraica, storico e culturale per la città tutta.
La scorsa settimana a Trieste, città che amo, durante una delle mie periodiche visite, ho avuto modo di visitare la mostra "La Palestina della convivenza - Storia dei Palestinesi" Percorso di testi e immagini dal 1880 al 1948.
Alcuni pannelli ed in particolare l’ultimo, mi hanno colpito al cuore per l’assoluta menzogna storica che i testi esprimevano relativamente alla Palestina ed ai Palestinesi.
Come lei saprà:
Palestina è la denominazione romana della provincia che risale all'epoca dell'imperatore Adriano, nel 135 d.C., quando il nome ufficiale Syria Palaestina sostituì il precedente Iudaea includendo anche altre entità amministrative: Samaria, Galiaelea, Philistaea e Perea. Il cambio di denominazione del governatorato romano suggerisce la rottura politica fra l'impero e le autorità locali presso gli Ebrei (o Giudei) dopo che avevano soffocato le ultime ribellioni ebraiche e distrutto oltre al Tempio anche la città di Gerusalemme con lo scopo di farla finita con la religione ebraica sino al punto di punire con la morte il suo insegnamento.
Nel tempo non riuscirono ad imporre nell’uso un nuovo nome a Gerusalemme ma riuscirono a sostituire il nome Palestina a Giudea. Il nome Palestina era tuttavia un toponimo già noto, introdotto da Erodoto e utilizzato dai Greci.
"Filistea" (italianizzazione del termine biblico "Peleshet", ebraico פלשת Pəléšeth, P(e) léshet) è il toponimo da cui è derivato il latino "Palaestina", dunque "Palestina" è un nome ispirato al popolo dei Filistei che viveva nella zona costiera a sud-ovest dell’attuale Israele . In epoca biblica i Filistei si scontrarono con gli Israeliti per un lungo periodo, subirono sconfitte ma vinsero alcune battaglie ai tempi del profeta Amos, vennero infine sottomessi da re David e forse definitivamente sterminati, scomparvero definitivamente come nazione e non sono più citati dai tempi delle invasioni degli Assiri.
Per quanto riguarda il popolo palestinese, credo non servano altre spiegazioni o commenti dopo aver letto le parole che seguono, relative ad un’intervista a Zahir Muhsein che fu un leader dell’OLP, che rilasciò al giornale olandese Trouw nel lontano marzo 1977 affermando:
“Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità araba contro lo Stato d’Israele. In realtà oggi non c’è differenza tra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poichè gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l’esistenza di un distinto “popolo palestinese” da opporre al sionismo. Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno stato sovrano con confini ben definiti non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania.”
Caro sindaco, la mia educazione ebraica e israeliana è democratica e non proibisce a nessuno di esprimere la propria idea sulla storia, ma qui si tratta di menzogna, mal informazione, cattiveria e persino odio. Antisemitismo moderno, anti-Israele. L’ignoranza porta molta cattiveria.
Io mi sono davvero meravigliata di lei e dell’assessore della cultura che non ha verificato l’attività in una città come Trieste che avrebbe chiesto questa maggior sensibilità.
Io la invito a fare una bella visita nella terra di Israele e sono disposta ad accompagnarla con piacere per capire e riflettere.
Cordiale shalom
Anat Hila Levi
Italo Israeliana
Presidente dell’Associazione Pordenonese Italia Israele
Membro di K.K.L
Membro della comunità ebraica italiana
Figlia di un’eroina della guerra arabo-israeliana 1948
Docente storia di ebraismo, Israele e storia ebraica".


Questa lettera mi è piaciuta e la condivido.
Prima di tutto, faccio i complimenti ad Anat per i particolari storici.
I riferimenti storici che ha fatto sono veri.
Ad esempio, il nome "Palestina" è di epoca romana e tutt'al più si può identificare come "Palestina" la provincia dell'Impero Romano e non il presunto Stato arabo che qualcuno vorrebbe fare ai danni di Israele.
Vorrei fare delle considerazioni.
In primo luogo, l'antisionismo è antisemitismo a tutti gli effetti.
Gli antisionisti dicono di essere a favore degli ebrei ma contro contro tutti i crimini fatti "in nome di Dio".
Ora, questa frase non ha senso.
Nel mondo ci sono tante guerre fatte "in nome di Dio".
Basti pensare ai numerosi cristiani (miei correligionari) che vengono uccisi in Nigeria dai fondamentalisti islamici.
Eppure i vari "pacifisti" ed antisionisti non dicono nulla.
Invece, quando un soldato israeliano difende il suo Paese da un attacco terroristico, questi viene visto come "criminale di guerra e quant'altro".
Se questo non è antisemitismo, io sono il re d'Inghilterra.
Inoltre, una grossa bugia che viene detta è quella che dice che gli ebrei e gli Israeliani siano tutelati.
Ciò non è vero!
Infatti, "in nome della pace", gli Israeliani sono stati costretti a cedere pezzi di terra del proprio Paese.
Purtroppo, è vero che l'ignoranza genera cattiveria.
Ieri ho avuto la prova di ciò.
Sabato, infatti, avevo condiviso una foto su Facebook.
Questa foto aveva un mio articolo che parlava in favore di Israele!
Alcune persone sul social network (che tra l'altro non facevano parte della mia lista amici) sono intervenute offendendo alcuni dei miei interlocutori.
Qualcuno di questi ultimi è stato anche minacciato.
Anch'io ho ricevuto insulti e minacce.
Io sono stato anche apostrofato come "vergogna dei cattolici".
Io ed i miei interlocutori siamo stato accusati di essere " favorevoli ai genocidi" di ogni altra nefandezza.
Respingo queste accuse e questi insulti al mittente.
Sono solidale con la persona che è stata minacciata.
Le persone che hanno detto queste idiozie, hanno parlato di "apartheid" perpetrata da parte degli Israeliani ai danni degli Arabi e hanno detto ogni cosa infame contro Israele.
Ciò è prodotto dell'ignoranza.
Il vero nemico è l'ignoranza.
Sconfiggiamola!
Cordiali saluti. 





Nessun commento:

Posta un commento

Translate

AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".