Viterbo è la città del Papa e del primo Conclave ma è anche la città della "Macchina di Santa Rosa".
Ogni 3 settembre, giorno di Santa Rosa (Patrona di Viterbo), viene fatta una manifestazione religiosa e culturale che è unica al mondo.
Durante questa manifestazione viene portata in processione la "Macchina di Santa Rosa".
Essa è una torre luminosa costituita da un'intelaiatura interna di metallo e di materiali moderni che è adornata da centinaia di luci elettriche che la illuminano.
La tradizione della macchina di Santa Rosa risale al 1258, anno in cui le spoglie della santa furono traslate dalla chiesa di Santa Maria in Poggio al santuario a lei dedicato e voluto da Papa Alessandro IV.
Questa imponente struttura viene portata in processione da centinaia di persone, i "facchini".
Certo, questa manifestazione può destare qualche timore, vista l'imponenza della struttura.
Però, io penso che valga la pena vedere un simile evento.
Perciò, il 3 settembre, trovatevi tutti a Viterbo.
Vorrei terminare questo articolo con una mia poesia che parla di Viterbo.
L'avevo già proposta in un altro articolo, quello intitolato "Storia della lingua siciliana".
ARRICU DI CURNUVAGGHIA
"Lo cor che 'n su Tamisi ancor si cola."
Accussì...picchì ranni fici violentia...
unni hà a stari mittìu u maestru Danti...
accussì nto Nfernu...certu 'n aeterna ponitentia...
picchì 'n Viterbu...ranni fici u mali di Montfort Simon...
cuntru Arricu, di Curnuvagghia duca, et so' cuscinu...
et chiddu chì l'omini ficiru et camora fanu...
a pajari avaranu...picchì chistu hè vuliri divinu!
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