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martedì 21 agosto 2012

Elezioni regionali in Sicilia, scontro Crocetta-Musumeci? Speriamo in una vittoria di Musumeci

Cari amici ed amiche.

Sul blog del "Giornale del Sud" è comparso questo articolo intitolato "Regionali Sicilia, si profila lo scontro Musumeci - Crocetta (con fantasma)":


"PALERMO – C’è molta confusione sotto il cielo. Per ora l’unica candidatura certa è quella di Claudio Fava per contro di Sinistra e Libertà. Gianfranco Miccichè pareva pronto alla discesa in campo per tanti anni sognata ma proprio nelle scorse ore ha deciso di proporre la candidatura a Governatore di Nello Musumeci. Musumeci è già noto alla politica per il caos delle elezioni politiche del 2006. All’epoca Musumeci era stato cacciato da Alleanza Nazionale su ordine di Gianfranco Fini. Fece un suo movimento che presentò una lista alla Camera dei deputati nella sola sicilia. Raccolse più di 30mila voti. La differenza che aveva portato Prodi ha conquistare la Camera era di poco meno di 15mila voti. Se su Musumeci non avesse pesato il veto di Fini il centrodestra nel 2006 avrebbe vinto di oltre 15mila voti alla Camera e la storia politica degli ultimi anni sarebbe stata diversa. Tant’è che Musumeci cantò vittoria proprio presso il grande sconfitto, Berlusconi, che da allora lo considera l’uomo forte del centrodestra siciliano. Oggi leader de la Destra di Storace, Musumeci potrebbe “accontentare” Miccichè e far convergere su di sé il consenso del Pdl che attualmente brancola nel buio. I papabili che stanno facendo strabuzzare gli occhi ad Alfanosono almeno tre. Il primo è l’eterna promessa della politica siciliana, il Presidente dell’Assemblea Regionale Francesco Cascio che era già considerato un ottimo candidato Sindaco di Palermo. Il secondo nome che circola nel Pdl è quello del Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla. Terzo, ma ormai considerato fuori dai giochi è il Presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione. Probabilmente Berlusconi porterà il Pdl a sostegno di Musumeci o Alfano farà la sintesi trovando un quarto candidato che scontenterà tutti. Il Partito Democratico è pronto a governare con l’Udc. I due partiti hanno ormai scelto di candidare l’ex Sindaco di Gela, Rosario Crocetta. Pur di vincere il cattolicissimo scudocrociato Casini è passato sopra le tendenze sessuali di Crocetta, omosessuale dichiarato che, nel corso di una intervista alla trasmissione radiofonica Klauscondicioha affermato che, in caso di vittoria, rinuncerà al sesso per evitare di fare la fine di Berlusconi. La promessa castità piace all’Udc che ha dato il suo consenso all’alleanza e che potrebbe tirare dentro anche Futuro e Libertà. L’ex fascista Gianfranco Fini, pur di sopravvivere, ormai si allea con piacere ai nipotini promiscui di Botteghe Oscure e Piazza del Gesù, acerrimi nemici dei missini dell’epoca di Fini. A confermarlo è stato Italo Bocchino che barcolla tra l’asse Pd-Udc e quello del (fu) terzo polo Movimento per la Sicilia e Alleanza per l’Italia. Sicuramente il primo più promettente. Su tutto regna un’ombra nera: quella dell’ex Governatore Raffaele Lombardo che negli ultimi quattro anni ha avuto modo di governare e creare un apparato di controllo politico e amministrativo senza precedenti. Così, scavando dietro i nomi dei candidati a Palazzo dei Normanni scopri che dietro Rosario Crocetta ci sono due grandi elettori che di nome fanno Beppe Lumia e Antonello Cracolici, fautori del Pd pro Lombardo negli ultimi anni. Lo spirito Lombardorum aleggia però anche in casa Pdl dove ipoteca l’animo di Cascio, suo sostenitore da Presidente dell’Ars e dove mina la stabilità delle candidature di Musumeci e Castiglione. Musumeci è favorito nei sondaggi ma, come Castiglione, è catanese d.o.c., proprio come Lombardo. Riusciranno gli altri siciliani a ingoiare il rospo di un catanese, ancora alla guida del Governo Siciliano dopo la drammatica esperienza Lombardiana? Peserà anche il fattore “provincialistico” nella corsa alla Regione ma maggiormente significativo sarà vedere l’astensione che alle recenti amministrative l’ha fatta da padrona e ha inciso, non poco sui risultati elettorali.".

Se Nello Musumeci dovesse candidarsi per tutto il centrodestra sarebbe una gran cosa.
Musumeci è forte e, tenendo conto del fatto che Sinistra Ecologia Libertà candidi Claudio Fava, staccandosi così dal Partito Democratico (che ha candidato Rosario Crocetta), il pericolo di un'imbarazzante sconfitta per il centrodestra potrebbe essere allontanato.
Noi (uso la prima persona, poiché anch'io sono di centrodestra) dobbiamo fare in modo che il centrosinistra non vada al governo della Sicilia.
Il motivo è molto semplice e non è una mera "questione di bandiera".
Se dovesse andare al potere il centrosinistra, si rimetterebbero al governo della Sicilia coloro che hanno mandato in malora la medesima Regione.
Ricordate, infatti, che a governare con Raffaele Lombardo c'erano proprio il Partito Democratico e l'Unione di Centro.
Quindi, una vittoria del centrosinistra altro non farebbe che riconfermare gli autori del disastro finanziario.
Il centrodestra non si deve fare condizionare da certi veti, come quelli che Gianfranco Fini pose nel 2006, alle elezioni politiche, in cui non volle fare entrare il movimento di Musumeci, facendo perdere il centrodestra.
Su Gianfranco Fini, vorrei dire una cosa.
Per Fini vale il detto "chi è causa del suo male pianga sé stesso".
Fini ha rotto con il centrodestra ma continua a dire di fare parte di quell'area.
Tuttavia, il suo partito, Futuro e Libertà per l'Italia, si allea anche con la sinistra.
Futuro e Libertà per l'Italia non ha un'identità.
La storia ha chiesto il suo conto e Fini lo sta pagando.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".