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venerdì 17 agosto 2012

Il pane "Challah"? E' una ricetta familiare!

Cari amici ed amiche.

Dal sito "Labna-amore in cucina", ho trovato questa ricetta di un pane ebraico, il pane "Challah".
Questa ricetta mi ha incuriosito.
Questa è la ricetta:



La challah è un pane molto simile al pain brioche, ma è un po’ meno dolce e più compatto.

[ricetta updatata al 06/07/2012 con le indicazioni della signora Garelik, che fa indubitabilmente la migliore challah che io abbia mai provato]

Per fare 8 grandi trecce di pane (challot) servono:

4 bicchieri di acqua tiepida
2 cubetti di lievito fresco o 20 g di lievito disidratato in grani o 2 bustine di lievito secco in polvere per pane
1 cucchiaio di zucchero
1 bicchiere di olio di semi leggero
1 bicchiere di zucchero
2 uova
2 cucchiai di sale
2 kg di farina
2 tuorli d’uovo per spennellare il pane
semi di sesamo o semi di papavero per decorare il pane

Sciogliete in una ciotola capiente il lievito con l’acqua tiepida (non calda!) e il primo cucchiaio di zucchero, poi fate riposare un paio di minuti per riattivare il lievito, specie se usate quello granuloso.
Aggiungete nella ciotola il resto dello zucchero, l’olio, il sale e le uova, dunque amalgamate il tutto; aggiungere poi anche la farina, ma lentamente, due bicchieri per volta.
Quando l’impasto diventa compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per una decina di minuti, poi trasferitelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare per un’ora coperto da un panno umido, almeno finchè non raddoppia.
Una volta che l’impasto è ben lievitato fate le forme (e se fate l’hafrashat – dico alle lettrici ebree! – ricordatevi di prelevare la parte di impasto necessaria!): la treccia semplice di tre rotoli è facilmente realizzabile e di sicuro effetto, mentre per le trecce complicate rimando all’efficacissimo tutorial di Belinda su YouTube, 5 strands challah bread.
Disponete le trecce o i nodini di impasto su teglie ricoperte di carta da forno e fate lievitare il tutto ancora mezz’ora.
A lievitazione ultimata, spennellate le challot con 2 tuorli diluiti in un po’ d’acqua e cospargetele di semi di sesamo o papavero, poi infornatele nel forno già caldo a 200°.
Fate cuocere le challot a 200° per una decina di minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e fate cuocere per ancora una ventina di minuti; il tempo di cottura dipende dal forno (circa 25/30 minuti, di solito), ma si nota subito se la challah è cotta: acquista in superficie un bel colore, tra il marrone e il dorato, sprigionando un profumino che richiamerebbe anche la più sbadata delle cuoche…

Tradizionalmente, la challah si copre durante il kiddush e la benedizione con un panno finemente ricamato; quando la benedizione finisce, il capofamiglia spezza una delle challot in piccole parti, vi sparge sopra un po’ di sale e ne offre ai commensali. Tuttavia, la challah è un pane adatto a ogni occasione, sia ai pasti che per colazione e merenda.

P.S. Diffidate di chi mette in questa ricetta il burro invece dell’olio, o peggio il latte o lo yogurt! Nessun ebreo lo farebbe mai, perchè è vietato mescolare i derivati del latte con la carne e di Shabbat qualsiasi famiglia ebraica mangia senz’altro la carne!

Ora, io un prodotto simile l'ho già mangiato, anche se non professo religione ebraica.
In Sicilia, ci sono delle brioches molto simili.
Queste brioches sono semi-dolci che vengono mangiate con la granita o con la crema di nocciole, la famosa "Nutella". 
Io credo che la ricetta di queste brioches possa essere stata presa dalla tradizione ebraica, un po' come la "Sfogliata di Finale Emilia" o il Baccalà Fritto, della tradizione romana. 
Il cibo (specialmente il buon cibo) si sa è cultura.
Del resto, in Sicilia ci furono fiorenti comunità ebraiche.
Basti pensare a Messina, la città nel cui territorio affondano le radici della mia famiglia.
Forse, noi abbiamo attinto dalla cultura ebraica più di quanto si possa immaginare.
Forse, anche un dolce "cattolico" come il Pandoro può avere un retaggio ebraico. 
In fondo c'è una similitudine!
Anche per questo l'antisemitismo è stupido.
Cordiali saluti.  

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