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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 4 agosto 2022

Questa sinistra è un pericolo per la democrazia



Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo intitolato di Giacomo Canale che è intitolato "Ecco perché la minaccia maggiore alla Costituzione viene da sinistra".
Ne riporto questo stralcio:

"Costituzione in pericolo?

Come è, infatti, noto, con l’avvio della campagna elettorale sono stati lanciati alcuni allarmi, secondo cui ci sarebbe il fondato rischio che una netta vittoria del centrodestra metta in pericolo la Costituzione, poiché il combinato disposto del c.d. taglio del numero dei parlamentari e della immutata legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, potrebbe dare alla coalizione di centrodestra una maggioranza con cui modificare la Costituzione addirittura senza che sia possibile attivare il previsto referendum ex art.138 Cost. e cioè la maggioranza qualificata dei due terzi.
Ipotesi improbabile

Premesso che ciò non sembra tecnicamente possibile, se si considera che secondo una stima di uno dei più autorevoli studiosi di sistemi elettorali (Alimonte), per quanto riguarda il Senato, ottenendo il 46 per cento dei seggi proporzionali, che più o meno corrisponde al 46 per cento di voti, la destra dovrebbe ottenere il 65 per cento dei seggi maggioritari per avere un totale di 104 seggi su 200, ovvero vincere 48 collegi su 74.

Dunque, se con un elevato successo nella quota proporzionale (il 46 per cento) e vincendo praticamente due terzi dei collegi uninominali si avrebbe in Senato una maggioranza assoluta, poco più che risicata, l’ipotesi che il centrodestra abbia la maggioranza dei due terzi nei due rami del Parlamento con questa legge elettorale appartiene più alla fantascienza che alla scienza politica.

Pertanto l’approvazione di una riforma costituzionale con la maggioranza qualificata dei due terzi potrebbe concretamente avvenire soltanto con il consenso di una parte significativa dell’opposizione e dunque per definizione non potrebbe essere un colpo di mano.

Residuerebbe la possibilità, laddove le previsioni più favorevoli al centrodestra fossero confermate, di avere la maggioranza assoluta alle due Camere e dunque in teoria di potere revisionare la Costituzione, salvo eventuale esito positivo del referendum confermativo. Ma le mancate riforme del 2006 e del 2016, bocciate in sede referendaria, dimostrano che forse è poco saggio incamminarsi su questa strada ed è comunque opportuno creare un consenso più ampio della sola maggioranza politica se si vuole modificare significativamente la Costituzione.
Il rischio per la Costituzione viene da sinistra

Ma ciò che qui interessa evidenziare è che se vi è un rischio per la tenuta della Costituzione questo non viene da destra, ma da sinistra. E ciò ha una sua spiegazione plausibile, nel fatto storico che l’esperienza fascista anteriore alla Repubblica sia stata un’esperienza totalitaria di destra e dunque è altissima la vigilanza contro ogni possibile ritorno ad un autoritarismo di destra, seppure espresso nelle moderne forme delle democrazie illiberali.

Il medesimo grado di vigilanza non vi è per le riforme compiute dalla sinistra che finiscono dunque per godere di un maggiore potenziale di pericolosità. E d’altronde negli ultimi anni, la nostra Costituzione ripetutamente è stata maltrattata, quasi senza che nessuno dicesse nulla"
.

Quello che si è visto in questi due anni dimostra che il pericolo per la Costituzione e per la democrazia viene da sinistra.
In nome dell'antifascismo si è favorito il comunismo.
Basti vedere le restrizioni draconiane imposte in nome della salute pubblica, quando in altri Paesi non meno colpiti dal Covid non si è implementata una simile politica.
Le misure implementate sono state simili a quelle adottate in Cina.
La Costituzione è rimasta solo nell'ambito della formalità mentre di fatto il suo contenuto è stato ignorato e calpestato.
Per esempio, la Costituzione parla del diritto alla salute come diritto individuale.
Questa parte è stata calpestata e si è imposto l'obbligo surrettizio di un vaccino ancora sperimentale. 
La Costituzione è contro le discriminazioni.
In questi due anni ci sono state discriminazioni di qualunque tipo.
Si è impedito ad una categoria di persone di andare a lavorare e di guadagnarsi il pane onestamente. 
Se la sinistra vincesse le elezioni ed ottenesse una forte maggioranza in Parlamento la Costituzione potrebbe essere cambiata.
Dunque, la politica draconiana prima citata diventerebbe legge anche agli occhi della Costituzione.
Per questo, è bene stare attenti prima di andare a votare. 
Votare sinistra significherà dare un voto favorevole alla succitata politica. 
Si deve ricordare anche che il Partito Democratico governa dal 2011 ad oggi senza aver vinto un'elezione.
Inoltre, dal 2011 ad oggi abbiamo a che fare con governi non nati da elezioni.
Questo ci deve fare riflettere.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".