Le accuse inconsistenti a Giorgia Meloni

Contro Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia si sta facendo una vergognosa campagna di odio, una campagna di odio peggiore anche di quelle fatte contro Berlusconi e Salvini.

La sinistra la accusa di avere simpatie neofasciste ma Giorgia Meloni è del '77.

Dunque, non mi sembra che abbia vissuto il fascismo. 

Inoltre, per sua storia familiare è lontana da tale ideologia.

I rosso-bruni la accusano di atlantismo e (addirittura) di essere con l'attuale amministrazione Biden.

In primis, essere atlantisti non è un male, a prescindere dalle critiche giuste e sacrosante che si possono fare all'attuale amministrazione americana.

L'attuale amministrazione americana è pessima ma la storia deve essere ricordata. 

Bisogna ricordare che furono gli americani a liberarci dal nazi-fascismo.

Chi ci liberò dai nazi-fascisti?

Ci liberarono i partigiani?

I partigiani da soli non avrebbero potuto fare un granché contro un esercito forte come quello tedesco, senza l'apporto degli Alleati.

Inoltre, i partigiani comunisti volevano portare l'Italia nell'orbita sovietica.

Ci liberarono i sovietici?

Se i sovietici fossero venuti qui in Italia prima degli americani, la storia del nostro Paese sarebbe stata molto diversa.

Saremmo finiti nel COMECON e nel Patto di Varsavia. 

Dunque, cerchiamo di essere seri.

Se non ci fossero stati gli americani noi saremmo finiti sotto il giogo tedesco (nazista) o sovietico (comunista) e la nostra storia avrebbe preso una piega molto diversa.

Essere atlantisti non vuol dire essere per forza con Joe Biden e con le sue politiche.

Anzi, a ben guardare, le politiche di Biden sono più di stampo europeo che americano. 

Oltretutto, non si può essere fascisti ed atlantisti allo stesso tempo.

Chi nella vita ha aperto qualche libro sa che il fascismo era un'ideologia antiamericana. 

Fascismo ed atlantismo sono in contraddizione. 

Si accusano Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia di essere dei "gatekeeper", ossia di essere dei soggetti che servono a captare il dissenso e a portarlo a chi attualmente governa.
Ricordo che nel 2012 Giorgia Meloni, Guido Crosetto ed Ignazio La Russa uscirono dal Popolo della Libertà in dissenso riguardo al sostegno al Governo presieduto da Mario Monti.
Il dissenso nell'allora PdL aveva radici molto profonde.
Nel 2012, il nuovo partito (che sarebbe diventato Fratelli d'Italia) si pose all'opposizione rimanendoci in seguito.
Tuttora non è al governo.
Sarebbe potuto entrare nel Governo giallo-verde, quello costituito da Lega e Movimento 5 Stelle, ma non lo fece.
Fratelli d'Italia non voleva governare né con la sinistra né con il Movimento 5 Stelle e tuttora è così.
Giorgia Meloni ha anche criticato il Green Pass.
Certe accuse riguardano altri.

Altri, anche nel centrodestra, non possono criticare il Green Pass.
La realtà ci dice che Giorgia Meloni abbia due "colpe": essere donna e non essere di sinistra.

Qui in Italia vi è una grande ipocrisia.

Si parla tanto del fatto che si debba dare importanza alle donne in politica.

Però i fatti ci dicono che qui in Italia la donna sia bene accetta solo se è di sinistra e se non ha aspirazioni a raggiungere un ruolo apicale, come quello di premier.

Oggi, vi è una donna che può diventare premier.

Questa donna non è di sinistra.

Così, la macchina del fango è in azione su di lei e si assiste allo spettacolo indegno di oggi.