Questo screenshot mostra un post su Twitter della deputata del Partito Democratico Alessia Morani.Il post è stato cancellato ma la rete non ha perdonato e gli screenshot abbondano.
Queste sono le parole della deputata:
"È stata una lunga notte e finalmente sono state decise le liste dei candidati del Partito Democratico per le prossime elezioni.
Ho saputo quale fosse la mia posizione solo al momento della lettura da parte di Marco Meloni dell'elenco dei candidati.
Nei posti eleggibili per le Marche sono stati designati Alberto Losacco, commissario Pd Marche, Irene Manzi e Augusto Curti.
A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale.
Ho comunicato al mio partito che non intendo accettare queste candidature.
Avrò modo in seguito di spiegare le motivazioni che mi hanno convinta della bontà di questa scelta".
Questa è la dimostrazione di ciò che è il Partito Democratico.
Un altro caso simile ha riguardato un'altra deputata del Partito Democratico, Monica Cirinnà.
Quest'ultima, però, ha accettato poco dopo.
Il Partito Democratico ha più a cuore le poltrone che il bene del Paese.
Questo è il messaggio che passa con queste parole.
Oltretutto, trovo strano l'atteggiamento della deputata Morani.
Infatti, Pesaro è da sempre una città "rossa", a differenza di altre città, come Ascoli-Piceno, che invece è una città di destra.
Appare chiaro che nel Partito Democratico vi sia una faida per le poltrone.
Infatti, tra la riduzione dei parlamentari e la probabile sconfitta del Partito Democratico, molti deputati potrebbero non trovare più una poltrona sulla quale mettere i propri deretani.
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