La sovranità non si tocca!

Su "Atlantico Quotidiano" vi è un articolo di Fabrizio Borasi che è intitolato "Ecco perché rottamare la sovranità non è una buona idea".

Ne riporto questo stralcio:

"Così nella polemica spesso dai toni manichei tra antisovranisti e sovranisti si perdono di vista il concetto e il valore fondamentale della sovranità, un valore costruito nel corso dei secoli che formano l’età moderna, che nasce insieme a quello di stato nel 1500 e che tanto ha contribuito a creare forse la migliore (anche se non certo perfetta, ma ciò è ovvio) struttura politica che la storia abbia realizzato, l’unica che garantisce in larga misura la libertà dei singoli e consente loro di elaborare in maniera autonoma dei progetti di vita potenzialmente realizzabili.

La sovranità non è un concetto vuoto: esso esprime infatti un modo particolare di esercitare il potere pubblico, cioè il potere riferito ad una generalità di persone consociate tra loro a fini politici e giuridici".

Il 25 settembre sarà un vero e proprio spartiacque.

Si dovrà scegliere tra chi vuole mantenere una sovranità democratica nel nostro Paese e chi vuole cedere la sovranità ad una realtà come quella dell'Unione Europea, una realtà che non è veramente democratica.

L'idea di sovranità non è un concetto retrogrado o fascista ma è un concetto che fa parte di una società organizzata. 

Una società è organizzata in uno Stato, il quale ha un governo.

Nelle società primitive non esistevano Stati, parlamenti, governi, leggi ed istituzioni.

Le società moderne, complesse ed organizzate contemplano tutto ciò.

La questione sta nel nostro futuro.

Il 25 settembre dovremo scegliere tra il mantenere la nostra sovranità, con la possibilità di sceglierci i governanti e il cedere la sovranità all'Unione Europea, la quale sceglierebbe al posto nostro.

Vogliamo continuare a scegliere i nostri governanti o farceli imporre dai burocrati di Bruxelles?

Dunque, questa scelta sarà molto importante.