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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 30 agosto 2022

Il voto estero non si tocca!


Prendo spunto da un articolo dell'amica Simona Aiuti su "Italiani.it" per fare una mia riflessione sul voto estero.

Ne riporto questo stralcio:

"Va sottolineato che questa facoltà è estesa anche ai familiari conviventi. Negli ultimi anni si sta cercando di stringere le maglie dei legami con i milioni di italiani che sono sparsi nel mondo; lontani dalla madre patria. Questa opportunità di voto lo testimonia. Va rimarcato che anche i figli degli italiani all’estero ancora non godono di snelle e veloci procedure per la cittadinanza; anche per loro presto speriamo ci sia “il voto”".

Sento dire sempre più spesso: "Aboliamo il diritto di voto degli italiani all'estero perché questi ultimi non pagano le tasse qui in Italia e noi non vogliamo pagare per farli votare". 
Questa è un'affermazione che, a mio modesto parere,  denota solo tanto qualunquismo e poca conoscenza della materia.
Tra l'altro, potrei scrivere un articolo sul tema anche su "Italia chiama Italia". 
Come ho scritto prima, affermare che gli italiani all'estero non debbano votare perché "non pagano le tasse qui in Italia" denota qualunquismo e poca conoscenza della materia. 
Lo affermo con il massimo rispetto per le persone. 
Non mi piace fare delle polemiche.
Però, penso che le cose siano da dire. 
Per mia storia e cultura personale non condivido una simile affermazione. 
Un italiano che è emigrato all'estero e che ha conservato la piena cittadinanza italiana deve mantenere anche il diritto di voto.
O si è cittadini in tutto e per tutto o non si è cittadini.
Oltretutto, un italiano che risiede all'estero e che ha degli immobili qui in Italia paga le tasse.
Pensiamo anche alle attività italiane, come i ristoranti, che prendono le materie prime direttamente dal nostro Paese, favorendo l'export. 
Più export equivale a più ricchezza. 
Però, oltre all'aspetto finanziario, vi è anche una questione di principio.
Gli italiani residenti all'estero hanno tutto il diritto di conservare i legami con il loro Paese d'origine.
Pensiamo anche al fatto che all'estero ci siano anche scuole italiane.
Esse servono a fare sì si possano conservare la lingua e la cultura del Paese d'origine, un Paese che è anche loro.
Questo legame non può essere spezzato. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.