Come riporta un articolo di Matteo Vincenzi su "La Voce di Mantova", il 27 gennaio scorso, il Comune di Roncoferraro ha insignito della medaglia all'onore il roncoferrarese Silvio Frignani. La medaglia, concessa dal presidente della Repubblica attraverso la prefettura, è stata consegnata ai cari dell'ex-artigliere dal sindaco, il dottor Sergio Rossi e dall'assessore alla Cultura, il professor Roberto Archi.
La cerimonia si è tenuta nella sala consiliare, alla presenza dei figli di Frignani Gianni e Nadia e del cognato Efferino Gardesani , del presidente provinciale Amiri (l’associazione degli insigniti della Repubblica Italiana, nata allo scopo di raggruppare cittadini fregiati di onorificenze a vario titolo) Marco Goldoni affiancato dal segretario locale Luigi Filochi , del capitano del 4° Missili Damiano Briozzo , del comandante dei carabinieri Claudio Bianchini , del presidente dell’ANCR Gabriele Baraldi e del parroco padre Stefano Tognetti.
Nato nel Comune di Novi di Modena, il 12 aprile 1918, Frignani fu chiamato al servizio militare nel 1941 e fu trasferito al fronte greco-albanese.
Dopo l'armistizio, in quanto militare, egli fu trasferito in un campo di concentramento nazista.
Fu liberato il 28 aprile 1945.
Rientrò in Italia a piedi e si fece prestare una bicicletta a Villimpenta.
La memoria è qualcosa di importante che noi tutti abbiamo il dovere di custodire sempre.
Se non ci fosse stato il Covid, sarebbe stato bello organizzare un evento con la consegna della medaglia alla presenza del pubblico, con tanto di cerimonia solenne.
Un evento come questo avrebbe meritato di essere condiviso dalla popolazione del Comune di Roncoferraro.
La storia è insegnamento e noi abbiamo ancora molto da imparare.
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