Su "Il Giornale", vi è un articolo intitolato ""Scusi, allora perché...", "Basta". Cala il gelo alla conferenza di Conte".
Alla conferenza stampa di fine anno del premier Giuseppe Conte, la giornalista Claudia Fusani ha posto questa domanda:
"Ciascuno di noi si ricorda che le era stato chiesto fin da luglio di fare mente locale sul Recovery Plan e una svolta dallo stesso segretario Pd Zingaretti - spiega la giornalista di Tiscali news -. Perché l'approccio non è stato cambiato prima, perché siamo arrivati con questo ritardo? La sua squadra di governo è ancora la più bella del mondo? Infine, perché il Parlamento non ha ancora ricevuto il cronoprogramma della campagna di vaccinazioni?".
Il premier ha svicolato con una risposta evasiva:
La giornalista ha ribattuto:
"Non ci sono i progetti, presidente!".
Il premier si è infervorato e ha detto:
"Dobbiamo rispettare chi ha lavorato ad agosto e non è andato in vacanza - si infervora il Presidente del Consiglio -, lei deve comprendere che c'è una riservatezza... Lei non può pensare che i progetti che verranno poi sintetizzati politicamente siano nati dal nulla. Siamo partiti lontano, da villa Pamphili con tutte le forze del Paese. Sono arrivati oltre 600 progetti, adesso nel documento tecnico ce ne sono 50-52 e alla fine vedrete come verranno presentati, con centinaia di pagine ciascuno. Sul Recovery Plan dobbiamo declinare un cronoprogramma..."
"Dobbiamo rispettare chi ha lavorato ad agosto e non è andato in vacanza - si infervora il Presidente del Consiglio -, lei deve comprendere che c'è una riservatezza... Lei non può pensare che i progetti che verranno poi sintetizzati politicamente siano nati dal nulla. Siamo partiti lontano, da villa Pamphili con tutte le forze del Paese. Sono arrivati oltre 600 progetti, adesso nel documento tecnico ce ne sono 50-52 e alla fine vedrete come verranno presentati, con centinaia di pagine ciascuno. Sul Recovery Plan dobbiamo declinare un cronoprogramma..."
La giornalista ha cercato di ribattere ma è stata fermata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti Giulio Verna con queste parole:
"Prego la segretaria di sala di togliere la parola alla collega, sono un fanatico dell'articolo 3 della Costituzione. Mi spiace Claudia, ma la legge è uguale per tutti".
Ora, Claudia Fusani è stata ammonita dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti per "una domanda di troppo al premier".
Io non ho una grande simpatia per Claudia Fusani ma trovo la vicenda assurda.
I giornalisti servono a fare informazione e non a baciare le pantofole a chi sta al potere.
Una democrazia sana si fonda su questo principio.
Oramai, sembra che ci sia aria di regime.
Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti parla della Costituzione.
Però, la Costituzione parla anche della difesa delle libertà, compresa la libertà di espressione.
Fino a prova contraria, l'Italia è ancora una "repubblica democratica".
Parlano tanto di "lotta al fascismo" (ideologia deprecabile e criminale) ma sembra che qui non stiano facendo cose migliori rispetto a quello che fece Benito Mussolini.
Chi esprime un pensiero diverso da quello di chi ci governa diventa un "fascista" o un "poco di buono".
Una giornalista che fa una domanda a chi ci governa ha il diritto di ricevere risposta.
Qui vi è aria di regime.
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