Perché non pregherò per lui?

Durante la messa alla quale ho presenziato oggi, il prete ha invitato a pregare per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e per il presidente americano eletto Joe Biden.

Egli ha detto che in America è stata messa in pericolo la libertà.
Mi sento di rispondere affermando che io non pregherò né per Conte né per Biden.

Posso pregare cristianamente per la salute delle loro rispettive persone ma non pregherò per loro in quanto politici e per la politica che essi vogliono portare avanti.

Semmai, pregherò per la fine delle loro rispettive carriere politiche.

Conte ci sta facendo danni all'economia.

Basti pensare ai bar e ristoranti. 

Il suo Governo (nato per non fare governare il centrodestra) ha portato avanti delle politiche che hanno fatto danni a molti.

Biden rappresenta la pessima politica portata avanti da Barack Hussein Obama, la quale ha seminato odio e ha innescato guerre che hanno destabilizzato varie aree del mondo.

Penso, per esempio, al Medio Oriente, con le "Primavere arabe".

Oltretutto, Biden è anche abortista. 

Con tutto il rispetto per il prete, io non pregherò per questi personaggi.

Semmai, come ho scritto prima, pregherò per la fine della loro carriera politica.

Anzi, per il bene di tutti, Biden e Conte dovrebbero sparire dalla scena politica.

Facciano altro!

Io rispetto la persona del prete ma non posso essere d'accordo con questa sua uscita.

Se facessi il contrario andrei contro la mia coscienza.

Uno dei motivi per il quale non farei mai il sacerdote è proprio il fatto che io abbia un mio orientamento e che lo ostenti.

Sono un liberal-conservatore, pro-life, cattolico e filo-sionista. 

Se facessi il sacerdote, non starei zitto e mi sentirei responsabile di divisioni dentro la parrocchia che mi sarebbe affidata. 

Io amo troppo la Chiesa e per questo non mi vorrei rendere responsabile di situazioni che possano generare discordia tra i fedeli.