Nelle mie conversazioni con il mio amico Morris Sonnino (che ringrazio sempre di esistere) si parla spesso della necessità di avere una cultura. Ora, bisogna investire nella cultura.
Se fossi ammogliato ed avessi dei figli, io comprerei a loro dei libri, prima che dei giocattoli.
Se mio figlio mi dicesse: "Papà, voglio andare all'università", io gli direi di ponderare la scelta e se egli confermasse con serietà le sue intenzioni lo aiuterei.
Per Natale, si dovrebbero regalare libri.
Infatti, investire nella cultura equivale ad investire per il proprio futuro.
Lo sto capendo io, che l'anno scorso ho iniziato a scrivere e pubblicare ebook su Amazon.
Scrivere un libro costa tempo e fatica ma ne vale la pena.
Ora, come ho scritto prima, investire nella cultura equivale ad investire nel proprio futuro.
In questi tempi, purtroppo, si è investito poco nella cultura.
Basti vedere l'attuale Governo, il quale ha un ministro degli Esteri che non sa parlare manco l'italiano.
Abbiamo un premier che parla tanto di "liberalismo".
Però, il professor Giuseppe Conte conosce il significato di quella parola?
Conte ha mai letto un libro scritto da Ludwig von Mises?
Oggi, si parla tanto e a sproposito.
C'è chi legge Wikipedia, nel quale, con tutto il rispetto, vi è tutto ed il contrario di tutto.
Vi sono anche delle inesattezze.
Io sto leggendo il libro "A vindication og K. Charles the Martyr", una confutazione della tesi che sostiene che l'opera del re d'Inghilterra Carlo I Stuart (1600-1649) non sarebbe stata scritta da lui.
Re Carlo I è ricordato come il Re Martire.
Ho comprato la ristampa e ho iniziato a leggerla.
Essa è scritta nell'inglese del XVIII secolo e non è facile.
Però, voglio provarci, perché voglio capire le cose.
Se avessi avuto le possibilità, io avrei proseguito i miei studi fino alla laurea e non mi sarei dovuto accontentare di un diploma di tecnico di laboratorio chimico-biologico e di una qualifica post-diploma di tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente.
Farsi una cultura è importante per sé stessi e per gli altri.
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