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martedì 7 maggio 2019

Se l'Europa è Bruxelles...

Su "Atlantico Quotidiano" , vi è un articolo di Adriano Angelini Stut che è intitolato "
No, amici di “Più Europa”, Bruxelles non è un modello di integrazione. A Molenbeek l’Europa multicult è fallita".Ne riporto questo stralcio:

"Giorni fa è girato in rete un raccapricciante manifestino di “Più Europa” in vista delle prossime elezioni europee. Una candidata del partito di Emma Bonino, di cui non farò il nome per non farle pubblicità (tanto in rete ve lo trovate da soli), diceva di amare Molenbeek, il quartiere di Bruxelles con la più alta concentrazione di islamisti di tutta Europa. Molenbeek, secondo la compiaciuta candidata, era, anzi è, anzi sarebbe, un perfetto esempio di convivenza multicult e inclusiva (parola quest’ultima che, come ho ripetuto più volte, mi fa venire l’orticaria).

Per rispondere alla fanciulla entusiasta, che pare si sia anche trasferita a vivere a Bruxelles, per risponderle che a Molenbeek non c’è nessuna convivenza pacifica – se non nei suoi sogni – e che non c’è alcuna inclusione, non mi metterò a elencare i fatti di cronaca nera che hanno caratterizzato quel quartiere, né i tanti terroristi islamici che hanno colpito l’Europa a più riprese negli ultimi anni e che da lì sono passati, ricevendo accoglienza e protezione. Mi affiderò a un’altra fanciulla. La giornalista marocchina naturalizzata belga Hind Fraihi che in quel di Molenbeek ha deciso di infiltrarsi, facendosi passare per una studentessa di sociologia, dando vita a un ottimo reportage pubblicato in italiano dalla Bur: “Infiltrata a Molenbeek. La mia indagine nella culla del terrorismo islamico”. Un libro coraggioso e sfrontato, pubblicato nel 2016 e scritto da una ragazza che si professa apertamente musulmana (ma di un Islam, come lo chiama lei, Flower Power
)".

Insomma, per "Più Europa", il partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, Bruxelles rappresenterebbe il meglio dell'Europa.
Io sono tra coloro che pensano il contrario.
La capitale belga, ad oggi, sembra più una città del Nord Africa che una capitale europea.
Ricordo, infatti, che il 60% dei bambini di Bruxelles frequenta corsi di religione islamica.
Sono aumentate anche le conversioni di belgi all'Islam. 
Bruxelles è l'esempio paradigmatico di come il secolarismo stia danneggiando questa Europa.
Il secolarismo, infatti, toglie l'identità ai popoli d'Europa.
Questo fa sì che altri, che non rinunciano alla loro identità, possano imporre la loro cultura e non solo.
Un popolo senza identità segue coloro che hanno un'identità molto forte. 
Guarda caso, i terroristi islamici che hanno compiuto le stragi di Parigi e di Bruxelles provenivano proprio dalla capitale belga, dal famoso quartiere di Molenbeek.
Essi erano cittadini belgi e gente apparentemente "integrata".
Questo la dice lunga sullo stato delle cose.
Forse, i signori di "Più Europa" non hanno capito che il loro modello di Europa non sta in piedi.



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