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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 31 maggio 2019

Anche gli USA ci mettono in guardia

Su "L'Osservatore Repubblicano", vi è un articolo intitolato "Gli USA all’Italia: servono riforme strutturali e una gestione fiscale più prudente".
Questo ne è lo stralcio più importante:



"La fotografia che il Dipartimento del Tesoro ha scattato del nostro Paese cita quella fatta dal FMI. L’Italia dovrebbe adottare riforme strutturali fondamentali per migliorare la crescita , ridurre la disoccupazione ed il debito pubblico – che sono ancora troppo alti – e salvaguardare la sostenibilità fiscale ed esterna. L’Italia è alle prese con debolezze strutturali di lunga data che hanno contribuito a una crescita bassa.

Il Dipartimento del Tesoro americano non manca di sottolineare come l’alto debito pubblico si una fonte cruciale di vulnerabilità e che i piani sulla legge di bilancio proposti hanno aumentato le preoccupazioni sulla sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Il reddito di cittadinanza e le riforme pensionistiche(ossia la famigerata “Quota 100” – volutamente non esplicitamente citata) sono alla base di quelle che negli USA sono viste come voci di spesa destinate probabilmente a salire portando ulteriore incertezza nell’outlook fiscale e finanziario del Paese.

L’America di Trump non le manda certo a dire all’Italia di Giuseppe Conte che per evitare una crescita bassa con un debito alto è cruciale adottare riforme strutturali al fine di sciogliere rigidità con radici profonde e per aumentare la competitività e la crescita potenziale. Nei prossimi anni l’Italia dovrebbe optare per una gestione fiscale prudente, muovendosi verso una politica fiscale più a favore della crescita e con spese meglio mirate per potere ridurre le sue vulnerabilità e migliorare la fiducia degli investitori. Washington chiede anche riforme del mercato del lavoro per affrontare l’ampliamento delle differenze tra Italia e il resto dell’Area-euro in termini di costo del lavoro unitario"
.

Per fare crescere l'Italia servono vere riforme e provvedimenti seri.
Servono un taglio della burocrazia, un taglio delle tasse, una riforma della giustizia, un piano energetico che possa fare sì che l'energia elettrica costi meno, una riduzione dei costi dei carburanti, l'abolizione di certi privilegi fiscali (come quelli delle cooperative) e delle nuove infrastrutture.
Si deve anche valorizzare la ricerca, con i giovani laureati italiani.
Serve anche la riforma delle istituzioni, con un vero federalismo. 
Purtroppo, non si è sempre andati in questa direzione.
Infatti, abbiamo ancora un apparato burocratico elefantiaco, un fisco esoso con certi privilegi, come quelli appena citati, un'energia elettrica che costa troppo, anche perché per tanta parte è importata dall'estero, dei carburanti decisamente più cari di quanto non lo siano negli altri Paesi e delle infrastrutture non all'altezza.
Mi basta vedere la strade colabrodo qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) come anche certe autostrade. 
Inoltre, i nostri laureati debbono andare via, per potere trovare un lavoro degno dei loro titoli.
Anche i provvedimenti per arrivare all'autonomia delle Regioni Lombardia e Veneto sembra che si siano bloccati nelle stanze dei palazzi romani. 
Io temo che l'attuale Governo non sia in grado di portare quei cambiamenti che servono.
Un Governo con un movimento che (per esempio) è contro le infrastrutture e che propugna il reddito di cittadinanza non va certo nella direzione dello sviluppo ma (al contrario) va verso l'assistenzialismo.
L'assistenzialismo rende le persone dipendenti dallo Stato. 
Oltretutto, sono state importate braccia (con l'immigrazione) mentre i nostri cervelli se ne sono andati.
Anche questo è fattore di declino.

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".