Ringrazio l'amica Silvia Morelli, da sempre molto generosa a livello culturale, di questo spunto del professor Claudio Coen:
"Chi riesce ad avere un proprio pensiero ma è aperto al mutamento, nel caso di prove contrarie, è da stimare.Non ci si deve lasciare trasportare dalla presunzione di essere sempre dalla parte del giusto.
Esprimere le proprie idee è corretto, ascoltare quelle altrui è esemplare.
Il rispetto del prossimo fa la differenza.
Purtroppo quando s'incontrano persone che credono di avere in mano l'assoluta verità e si vogliono imporre con la violenza, portano, anche chi non lo vorrebbe, a contraccambiare con la stessa moneta.
Si può tollerare di subire qualche torto, ma l'eccesso ci fa cambiare.
Quando si sono provate tutte le strade per raggiungere un accordo, lo scontro è inevitabile, oppure sarebbe meglio ignorarsi.
L'unione ed il compromesso portano ad affrontare i problemi con più energia e serenità, aumentando le probabilità di soluzione, mantenendosi in posizioni opposte tutto diventa irrisolvibile.
A mio avviso seguendo questi elementari principi potremmo auspicare un avvenire migliore.
La rettitudine ci dona la possibilità di guardarsi allo specchio con orgoglio.”".
Silvia è una persona a cui stringerei la mano. La stringerei anche al professor Coen.
Ora, faccio una mia riflessione.
Sono parole vere ma purtroppo oggi prevale l'arroganza.
Infatti, una persona che non è strafottente e che non pretende di avere sempre ragione è vista come "debole".
Si è sempre pronti a puntare il dito verso gli altri, mentre non si guardano i difetti propri.
Gli effetti di questo atteggiamento (che è altra cosa rispetto al volersi valorizzare come persona, per potere dare un contributo alla società) si vedono tutti.
Basti vedere la politica, in cui si parla tanto, ci si insulta ancora di più e si fa poco.
Basti vedere anche la Chiesa, in cui c'è chi è pronto a dire che "non è un buon cristiano" chi non accetta certe cose che nulla hanno a che fare con i dogmi cattolici.
Basti vedere anche i rapporti umani tra le persone comuni, dal mondo del lavoro alla vita sociale.
Mi vengono in mente coloro che attaccano le persone che commettono un errore di fronte agli altri, così da negare a queste ultime la dignità, a prescindere dall'errore commesso.
Magari, questo tipo di angheria si ripete e la persona che la subisce continuamente perde il lume della ragione e spacca la faccia a quella che la fa.
Mi viene in mente la storia di Belluca, personaggio di un romanzo di Luigi Pirandello.
Di solito, piuttosto che stare in un gruppo in cui sento di non essere stimato, preferisco andare per la mia strada, proprio per evitare il conflitto.
Questa è la mia "filosofia".
Infatti, per me, è meglio separarsi e stare in pace che essere insieme e darsele di santa ragione un giorno sì e l'altro pure.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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