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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 19 maggio 2019

La Cina ci ammazza!

Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo intitolato "Deficit dei diritti umani, surplus commerciale: ecco l’arma della Cina contro le economie di libero mercato".
Riporto codesto stralcio dell'articolo, che è stato scritto da Laura Harth, che ha riportato le parole di Jinali Yang, presidente di Initiative for China:


"A pochi giorni dal trentesimo anniversario della strage di Tiananmen, il prossimo 4 giugno, pubblichiamo integralmente il discorso tenuto da Jianli Yang, presidente di Initiatives for China e iscritto al Partito Radicale, lo scorso 11 maggio alla Lincoln/Reagan Dinner dei Repubblicani nella contea di Skagit (State of Washington, Usa).

Buona sera. Grazie a Jacquelin per la gentile presentazione. Che onore essere in vostra compagnia questa sera a questa Lincoln/Reagan Dinner. Lincoln e Reagan sono sicuramente tra i presidenti americani che ammiro di più. Sono entrambi liberatori.

Il presidente Lincoln non solo ha liberato gli schiavi ma ha salvato l’Unione. Non solo ha salvato l’Unione, ma l’ha salvata “nella purezza dei suoi principi”, cioè nei principi della democrazia, della libertà e dell’uguaglianza. Ha ridefinito il concetto di libertà.

Il 12 giugno 1987, il presidente Reagan si trovava a soli 100 metri dal Muro di Berlino e pronunciò alcune delle parole più indimenticabili della sua presidenza: “Signor Gorbachev, abbatti questo muro”. Il Muro di Berlino era un vivido simbolo della battaglia tra comunismo e democrazia che divideva Berlino, la Germania e l’intero continente europeo. La sua visione e il suo coraggio hanno aiutato il mondo libero a vincere la Guerra Fredda e sconfiggere il comunismo in Europa.

Pochi di voi sanno cosa si prova ad essere benedetti con la libertà dopo aver vissuto sotto l’oppressione del socialismo e del comunismo. Quando i veicoli militari venezuelani hanno investito una folla di civili circa due settimane fa, mi sono ricordato gli orrori dei carri armati cinesi che investivano gli studenti nel massacro di Piazza Tiananmen, il cui 30esimo anniversario commemoreremo il prossimo mese. I dittatori hanno fatto in Venezuela tutto quanto i dittatori hanno fatto in Cina. Che si tratti di socialismo con caratteristiche cinesi o caratteristiche venezuelane. I risultati sono catastrofici. E purtroppo ho una comprensione diretta di queste catastrofi.


Sono nato tre anni prima della rivoluzione culturale. In tenera età, le indicibili sofferenze che la maggior parte delle famiglie, compresa la mia, viveva per mano della dittatura comunista mi provocavano ribrezzo per il Partito comunista cinese (CCP). Tuttavia, sono stato incoraggiato ad entrare nelle file del partito con la prospettiva ideale di riformarlo dall’interno. Tutto questo è cambiato quando sono tornato dagli Stati Uniti, dove svolgevo il mio dottorato, per unirmi a migliaia dei miei compagni studenti a Pechino mentre i carri armati dell’esercito cinese attraversavano Piazza Tiananmen la mattina del 4 giugno 1989. Più fortunato della maggior parte dei miei compagni, sono riuscito a scampare al massacro e agli arresti conseguenti e sono tornato negli Stati Uniti. Mentre proseguivo i miei studi, mi sono immerso nell’avanzamento dei diritti umani e della democrazia in Cina. Agli occhi del Partito, l’ex giovane stella comunista era ormai diventato un nemico pubblico".

Avete capito?
Il regime comunista cinese fece tanto male e tuttora ne fa.
La differenza sta nel fatto che oggi esso sia più "raffinato"  nei modi.
Oggi, il regime comunista usa l'economia per colpire l'Occidente.
Lo fa con il surplus commerciale.
Ai Cinesi interessa solo produrre in serie dei beni, a prescindere dalla qualità.
Questi beni hanno prezzi inferiori rispetto a quelli prodotti qui in Occidente ed i cittadini comuni dei Paesi occidentali li comprano.
Questo danneggia le aziende dei Paesi occidentali.
Inoltre, come altri, io so di quello che fanno i cinesi quando vengono qui.
Essi vengono con molti soldi e comprano le attività, entrando di fatto nel mercato e producendo e commerciando i beni a basso costo.
Così, i Cinesi distruggono il nostro mercato.
Deve essere ricordato che i Cinesi non importano beni nel loro Paese ma li esportano negli altri.
Questa è la politica che essi hanno.
Mi vengono in mente i prodotti italiani falsi fatti in Cina, come il "pecorino" prodotto con il latte di mucca. 
Dunque, bisogna stare attenti nei commerci con loro perché si rischia di causare un danno alle nostre economie
Oltre a ciò, deve essere ricordato che in Cina latitano i diritti umani.
Penso ai cristiani perseguitati nell'ex-Impero Celeste.
Si demoliscono le chiese e si incarcerano i sacerdoti ed i fedeli che non si piegano alle pretese arroganti del regime. 
Anche questo è un problema molto serio.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.