Guardando gli avversari, il candidato sindaco di centrosinistra Candido Roveda ed il sindaco uscente Federico Baruffaldi, si debbono fare delle considerazioni.
Roveda (che è stato sindaco in precedenza) rappresenta nel modo più ortodosso il sistema che ha governato il Comune in tutti questi anni, un sistema che non ha portato benefici.
Baruffaldi ha rotto con il Partito Democratico e qualcosa di apprezzabile ha fatto ma non può essere definito certo un'alternativa vera a Roveda. Per cambiare Roncoferraro, servono misure più incisive.
Sia chiaro, io rispetto le persone.
Mi sono confrontato più volte con Baruffaldi ed il confronto è sempre stato civile e corretto, anche se la differenza di idee c'è. Del resto, se la pensassi come Baruffaldi...sosterrei lui.
Semmai, mi piacerebbe avere un confronto pubblico con lui sulla mafia, tema che l'attuale sindaco ha spesso trattato, come l'ho trattato io, in vari articoli.
Tuttavia, Rossi rappresenta la vera alternativa.
La storia personale e politica sua e dei candidati della sua lista ed il programma che è da quest'ultima proposto sono alternativi.
Penso, ad esempio, al ripristino dei rapporti tra il Comune di Roncoferraro, quello di Castel d'Ario e quello di Villimpenta.
Oggi, i Comuni debbono aggregarsi, per avere peso e benefici a livello finanziario.
Con questi benefici si potranno mettere a posto le strade ed avere servizi più efficienti.
L'unica aggregazione possibile per Roncoferraro è quella con Castel d'Ario e Villimpenta.
Il programma di Rossi e della sua lista pone l'attenzione su ciò.
Anche quella dell'uso di tecnologie nuove per l'agricoltura mi pare una proposta sensata ed assennata.
A chi mi dice che "a Roncoferraro c'è sempre stata una tradizione socialista", mi sentirei di rispondere che anche città come Pisa, Siena e Genova e regioni come la Basilicata, che sono sempre state "rosse" sono oggi in mano al centrodestra.
Dunque, perché Roncoferraro non dovrebbe cambiare?
I roncoferraresi dovranno avere lo stesso coraggio che hanno avuto i genovesi, i pisani, i senesi ed i lucani.
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