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lunedì 27 maggio 2019

Cattolicesimo e sovranismo? Non sono incompatibili!

Ringrazio l'amica e collaboratrice Francesca Padovese che mi ha segnalato un articolo scritto da Nico Spuntoni su "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Radici e identità, il "cattosovranismo" è possibile".
Ne riporto codesto stralcio:

"Sovranismo e cristianesimo sono davvero incompatibili come non pochi settori del mondo cattolico nostrano continuano a sostenere? I cosiddetti “cattolici adulti” sono tra i principali promotori del processo di criminalizzazione in atto contro l'idea stessa di Stato Nazionale. Questa presa di posizione li ha resi, conseguentemente, i più entusiasti alfieri dell'europeismo. Ma basta volgere lo sguardo agli edificanti magisteri di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI per rendersi conto che parlare di sovranità non è certo un peccato!

Così come non è un dogma l'adesione aprioristica al progetto comunitario per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Ratzinger ci avvertiva che “il processo stesso di unificazione europea si rivela non da tutti condiviso, per l'impressione diffusa che vari 'capitoli' del progetto europeo siano stati scritti senza tener adeguato conto delle attese dei cittadini”. Mentre San Giovanni Paolo II invitava le Nazioni a proteggere la propria sovranità come fosse “la pupilla dei loro occhi”, raccomandandosi di non farla diventare preda di “qualche interesse politico o economico”. E sempre il grande papa polacco sostenne che l'integrazione sovrannazionale può essere consigliabile “a patto che ciò avvenga in un clima di vera libertà, garantita dall'esercizio dell'autodeterminazione dei popoli”. Principio, quest'ultimo, di cui non troviamo menzione nei Trattati Ue.

Per ciò che attiene invece il clima di libertà, tra i tanti episodi che si potrebbero citare vale la pena ricordare la bocciatura a Commissario europeo per la giustizia di Rocco Buttiglione, “colpevole” di aver ribadito l'insegnamento biblico sull'omosessualità. L'affermazione nelle urne delle forze cosiddette sovraniste, se saprà mettere un freno alla piega tecnocratica e laicista intrapresa dall'Ue e molto lontana dal sogno originario dei suoi Padri fondatori – tre cattolicissimi come De Gasperi, Adenauer e Schuman - non solo non sarà un pericolo per la Chiesa, come paventato con enfasi da più di qualcuno, ma rappresenterà un'opportunità storica".


Io consiglierei di leggere il libro scritto dal professor Plinio Correa de Oliveira intitolato "Rivoluzione e Controrivoluzione".
Anche quel libro tocca il tema del sovranismo e non ne parla a tinte così fosche.
Ora, l'idea di uno Stato sovrano non è incompatibile con l'universalità della Chiesa cattolica.
Infatti, bisogna distinguere lo Stato dalla Chiesa.
Lo Stato può avere una sua sovranità ed un suo governo e nel contempo la sua popolazione può essere e sentirsi parte della Chiesa cattolica e in comunione visibile con il Santo Padre e la Santa Sede del Vaticano. 
Del resto, la Chiesa è come un corpo umano ed il corpo umano ha tante membra. 
Ricordo, per esempio, che le stessa Chiesa cattolica è un insieme di Chiese più piccole che si riconoscono nella comunione piena e visibile con la Santa Sede.
Per esempio, la Chiesa gallicana, che è la Chiesa cattolica di Francia, ha la sua sede primaziale nell'Arcidiocesi di Lione.
La Chiesa cattolica d'Inghilterra e di Galles ha la sede primaziale nell'Arcidiocesi di Westminster.
Prima del 1558, la sede primaziale inglese era a Canterbury.
La Chiesa cattolica di Germania ha la sede primaziale nell'Arcidiocesi di Monaco di Baviera.
La Chiesa cattolica di Polonia ha la sede primaziale nell'Arcidiocesi di Cracovia.
La Chiesa cattolica di Spagna ha la sede primaziale nell'Arcidiocesi di Toledo.
Ricordo che non tutte le diocesi e non tutte le altre sedi apostoliche (come i vicariati apostolici), sono immediatamente soggette alla Santa Sede ma possono essere suffraganee di un arcidiocesi, la quale è immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Dunque, anche nella Chiesa ci sono i "sovranismi".
Ricordo che (per esempio) le Chiese nazionali (come la Chiesa gallicana o la Chiesa cattolica tedesca) hanno delle differenze tra loro per quanto concerne i giorni di precetto, anche se sono in comunione con Roma ed il Papa.
Quei cattolici "adulti" che attaccano i sovranisti non hanno capito nulla della storia della stessa Chiesa cattolica.
I cattolici "adulti" mi spaventano perché sono coloro che nascondono le croci (per "non offendere chi non è cristiano") e tacciono di fronte alle persecuzioni subite dai cristiani.
Essi sono anche coloro che non vollero mettere il riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa, cosa che lo stesso San Giovanni Paolo II Papa criticò perché avrebbe portato all'insorgere di nuovi fanatismi.
Il grande Papa polacco fu un ottimo profeta.
Dunque, il sovranismo può essere un'occasione di riscoperta delle proprie tradizioni e della propria storia. 



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