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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 9 maggio 2019

La Via del Sole: Il Santuario della Madonna di San Luca in Bologna-da "La Civetta", numero 27, pagina 53

Questo è il mio primo articolo della rubrica "Via del Sole", la rubrica da me creata ne "La Civetta", che è la rivista dell'Associazione Culturale Pensiero e Tradizione di Mantova:

"La gita fatta nel 2016 al santuario della Madonna di San Luca a Bologna sarà ricordata da me come un viaggio che mi è rimasto nel cuore.

Per la cronaca, quella gita è stata organizzata dal Comitato Manifestazioni Roncoferraro.

Ora, quel luogo di culto era da molto tempo un posto in cui sarei voluto andare, per ragioni di fede e di curiosità.

Ci sono sempre passato vicino, tutte le volte in cui sono andato in Abruzzo, la terra di mio padre, e in Sicilia, la terra di mia madre.

Ora, quel luogo di culto è storicamente importante.

Esso, infatti, è un ponte tra l'Occidente e l'Oriente.

L'icona della Beata Vergine Maria sarebbe stata dipinta dall'evangelista San Luca in persona e sarebbe provenuta da Costantinopoli.

La tradizione narra di un pellegrino greco che avrebbe ricevuto il dipinto dai sacerdoti della basilica di Hagia Sophia, affinché lo portasse al Monte della Guardia, qui in Italia, come recitava un'iscrizione.

Il pellegrino partì da Costantinopoli ed arrivò qui in Italia.

Egli venne a Roma, ove incontrò il senatore bolognese Pascipovero, che gli disse che il Monte della Guardia si trovava a Bologna.

Questa tradizione fu tramandata per la prima volta dal giureconsulto bolognese Graziolo Accarisi (1380-1470).

Dunque, questa icona dai caratteri bizantini rappresenta ancora oggi un ponte tra la Chiesa d'Occidente, la Chiesa cattolica, e quella d'Oriente, la Chiesa ortodossa.

Furono attribuiti all'icona anche dei miracoli.

Un caso fu quello del 1433, quando proprio Graziolo Accarisi propose di fare scendere l'icona in pianura per potere fermare le piogge che minacciavano i raccolti, ad imitazione di ciò che facevano i fiorentini con la Madonna di Impruneta, che fu attribuita anch'essa a San Luca. Il vescovo di allora fu il Beato Niccolò Albergati (23 febbraio 1373-9 maggio 1443).

Quando l'icona entrò in città il 5 luglio (sempre del 1433) la pioggia cessò

Questo contribuì a fare aumentare la devozione popolare.

Però, qui vi è anche dell'altro.

L'attuale basilica fu iniziata 1723 e fu terminata quarantadue anni dopo.

il 25 marzo 1765, il cardinale arcivescovo Vincenzo Malvezzi (25 febbraio 1715-3 dicembre 1775) inaugurò la chiesa che attualmente noi vediamo.

Ora, il santuario in questione si trova in cima ad un colle, il Monte della Guardia, il colle che si propaga come un dito nella Pianura Padana e che alla destra, ai suoi piedi, ha la città di Bologna, e alla sua sinistra la valle del fiume Reno.

Per raggiungerlo, vi è una via porticata che parte da Piazza Saragozza e che arrivata all'Arco del Meloncello si inerpica su per il colle.

Quella via è tutta coperta da un portico.

Questa via fu iniziata per volere del governo cittadino nel 1589.

Poiché i pellegrini amavano appendere agli alberi lungo la via immaginette e misteri del Santo Rosario, nel 1640, la vicaria Olimpia Boccaferri iniziò a fare costruire quindici cappelle.

Con l'aumento dell'afflusso dei pellegrini, si decise di fare costruire il portico.

Il primo progetto fu fatto dall'architetto Camillo Saccenti nel 1655 ma per scarsità di risorse economiche non si fece nulla fino al 1673, quando i lavori furono portati avanti da privati.

I lavori durarono fino al 1721.

In quell'occasione, divenne noto l'episodio "Passamano per San Luca".

L'episodio in questione avvenne il 17 ottobre 1677, quando si avviarono i lavori del tratto collinare facendo una lunga catena umana per trasportare i materiali.

Ora, la particolarità di questo portico è il fatto che abbia 666 arcate.

Il numero 666 è il numero dell'Anticristo.

La simbologia è evidente.

Il portico rappresenta il serpente, il demonio, che viene vinto e schiacciato dall'umiltà della Vergine Maria, la quale disse "sì" a Dio.

Insomma si ricalca il passo del testo biblico della Genesi, capitolo 3, versetti 14-15, che recita: "Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poiché tu hai fatto questo, sii maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno".

Dunque, vi è una simbologia molto forte che deve indurre il fedele a riflettere, con la fatica del cammino che egli deve fare per arrivare al santuario.

Per certi versi, il percorso coperto dal portico per arrivare al luogo di culto rappresenta un cammino "iniziatico" dell'uomo che deve lasciare in basso le cose futili e quelle che possono nuocere per potere arrivare nella grazia.



                                    Antonio Gabriele Fucilone
".

Prima di tutto, ringrazio la professoressa Barbara Spadini, colei che dirige la succitata rivista.
La ringrazio anche delle belle parole espresse nei miei confronti e non solo del fatto che mi dia spazio.
L'idea di creare la rubrica intitolata "Via del Sole" mi è venuta pensando ai viaggi che ho fatto da e per la Sicilia, seguendo l'itinerario dell'Autostrada del Sole, l'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Di conseguenza, la "Via del Sole", tratterà i vari luoghi che ho visto o di cui mi sono interessato nelle regioni attraversate dall'Autostrada, come l'Emilia-Romagna, la Toscana, l'Umbria, il Lazio e la Campania, fino a Napoli.
Da Napoli a Reggio Calabria, ci sarà un'altra rubrica  intitolata "Via del Mediterraneo", dato che l'Autostrada Salerno-Calabria è l'Autostrada del Mediterraneo.
Poi, ci sarà anche una rubrica ad hoc per la Sicilia. 
Mi avvarrò anche della collaborazione di amici.
Ora, faccio una considerazione.
Qualcuno potrebbe farmi notare che l'Autostrada A1 Milano-Napoli inizia in Lombardia, a Milano.
Questo è vero ma ricordo che quando vado in Sicilia io parto da Mantova e accedo all'Autostrada A1 da Modena, attraverso l'Autostrada A22 Brennero-Modena. 
Spero che quanto leggerete sia gradito.
Buona lettura.

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