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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 2 maggio 2019

Il valore sacro della libertà



Parto da un argomento storico per trattarne un altro attuale.
Avevo già trattato l'argomento in un precedente articolo.
Domenica, sono stato al Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, un santuario mariano importante della Provincia di Mantova (situato nel Comune di Curtatone) che è noto per le statue che l'adornano.

Le statue ritraggono coloro che ricevettero le grazie dalla Vergine Maria.

Una di esse mi ha incuriosito.

Si tratta di un uomo vestito con costumi orientali, simili a quelli dei turchi.

La foto qui riportata ed il mio video postato sul mio canale Youtube lo mostrano.

La cosa mi ha incuriosito e ho fatto una piccola ricerca nella storia cipriota.

Nel 1571, Cipro fu presa dai Turchi Ottomani.

Dal 1192 al 1489, Cipro fu un regno governato dalla dinastia di origini francesi dei Lusignano. Dal 1489 al 1571, l'isola fu un dominio veneziano.

Quindi, a Cipro coesistevano popolazioni greche di religione ortodossa e francesi ed italiani di religione cattolica.

Con l'arrivo dei Turchi (musulmani) a questi cristiani fu imposta la jizya, una tassa, ma le persecuzioni furono particolarmente dure con i cattolici. Infatti, i Turchi temevano che questi ultimi cospirassero per fare tornare i Veneziani.

Così, tanta parte di questi cattolici si convertì all'Islam e cercò di apparire assimilata ai Turchi. Tuttavia, queste conversioni erano fittizie, dato che queste persone bevevano alcol, mangiavano carne di maiale e non frequentavano assiduamente le moschee, alcune delle quali (per ironia della sorte) erano delle chiese cattoliche.

Infatti, queste persone abbracciarono l'Islam solo per avere dei vantaggi.

Questi "musulmani" erano chiamati Linobambaki, un termine nato dalle due parole greche "Lino", ossia "lino" e "bambaki", ossia "cotone". Per ricordare le loro origini cattoliche, i Linobambaki chiamarono i loro villaggi con nomi di santi cristiani, come Agios Theodoros.

Anche i nomi che sceglievano andavano bene tanto per l'Islam quanto per il Cristianesimo. Si facevano chiamare Ibrahim (Abramo), Musa (Mosè) o Yussuf (Giuseppe).

Dunque, il "turco" del santuario potrebbe essere stato uno di loro.

Ora, arriviamo all'attualità.

La storia dei Linobambaki (come quella di tanti altri) ci deve fare riflettere sul valore della libertà di fede e di pensiero.

Oggi, noi Europei, stiamo morendo di "politicamente corretto".

Il caso del filosofo conservatore britannico Roger Scruton che è stato licenziato dall'Università di Buckingham per avere criticato l'Islam e Soros è ancora oggi paradigmatico.

Dire che tra Islam e terrorismo ci sia un legame (senza attaccare i musulmani come singole persone) rischia di esporre che fa ciò all'accusa di "islamofobia".

Inoltre, una persona che si esprime per la famiglia rischia di passare per "omofoba" o quando si dice che l'immigrazione clandestina è un problema si rischia di passare per "razzista".

Criticare questa Europa, poi, rischia di fare tacciare di "fascismo" la persona che fa ciò. Si vuole anche vietare l'obiezione di coscienza riguardo all'aborto e all'eutanasia.

Insomma, noi rischiamo di dovere nascondere le nostre idee per evitare problemi.

Questo non è un comportamento di una società veramente liberale ed è segno di declino della nostra civiltà. Il rischio è che con questo atteggiamento "politicamente corretto" altri possano imporci il loro stile di vita.
Essere liberi di potere esprimere le proprie idee senza avere paura di rischiare per la propria incolumità è qualcosa di sacro.
Il buon Dio ci creò liberi.
Se il buon Dio ci creò liberi, come può l'uomo negare ciò?
Un uomo che nega ciò fa un atto quasi sacrilego.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.