Lo riporta "Il Giornale".
Il leader del Movimento 5 Stelle pare augurarsi che la profezia si avveri al più presto e se ne compiace. Legittimo, ci mancherebbe, del resto fino a che esisteranno TV generaliste alla portata di tutti sarà difficile per i grillini orientare l'opinione pubblica a loro piacimento. Ma non è questo il punto. Da un ministro del Lavoro ci si aspetterebbe una difesa a spada tratta di quello che c'è, non di mettere a rischio l'esistente con bizzarre e opinabili previsioni spacciate per verità.
Purtroppo, quanto espresso da Di Maio ci deve lasciare presumere che da uno come lui non verrà nulla di buono.
Basti pensare anche al suo "Decreto Dignità", il quale ammazzerà il lavoro.
Esso, infatti, stangherà le imprese che faranno la delocalizzazione.
Ora, tutti sanno che per evitare la delocalizzazione delle imprese, bisogna fare delle politiche che non penalizzino queste ultime, per esempio con un fisco più giusto.
Questo è un attentato alla libertà di impresa.
Inoltre, anche queste parole di Di Maio sulle banche non sono rassicuranti:
Ci sono tante banche che operano bene.
Io continuo ad essere perplesso sull'opportunità dell'accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle per il governo.
Qui c'è il rischio che tanti imprenditori non investano più nel nostro Paese.
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