Una cosa inguardabile: la carbonara con la panna

Su Facebook, gira questo video.
Esso mostra un cuoco che fa una pasta alla carbonara...a dir poco orrenda.
Infatti, questo cuoco mette litri e litri di panna.
Ora, il mio amico e socio Morris Sonnino e tutti i romani come lui avrebbero il diritto di incavolarsi con quel cuoco.
Infatti, nella pasta alla carbonara non si mette la panna.
Questa è la ricetta presa dalla "Academia Barilla":


INGREDIENTI:

Per 4 persone

13 oz di spaghetti
150 g di guanciale di maiale
4 tuorli d'uovo
100 g di Pecorino
sale e pepe q.b.

Cuocete gli spaghetti in acqua bollente e salata.

Nel frattempo, tagliate il guanciale a listarelle e fatelo soffriggere in una padella senza aggiungere olio.
In contemporanea sbattere i tuorli delle uova con il pecorino in una terrina: aggiungete due cucchiai di acqua di cottura degli spaghetti e una macinata di pepe nero.

Scolate gli spaghetti al dente.

Versate gli spaghetti nella padella col guanciale e mescolate bene. Togliete la padella da fuoco e aggiungete i tuorli sbattuti: mescolate bene e aggiungete un cucchiaio dell'acqua di cottura per un risultato cremoso.

Spolverate con Pecorino grattugiato e una macinata di pepe nero.
Servite immediatamente.

In verità, vi è chi usa il formaggio Parmigiano-Reggiano al posto del Pecorino o la pancetta (non affumicata) al posto del guanciale.

Però, la ricetta romana "purista" prevede il Pecorino ed il guanciale.

Nel ghetto di Roma, per via del divieto di mangiare carne suina che gli ebrei rispettano, si usa la carne d'oca essiccata al posto del guanciale. 

Mettere la panna, però, è come bestemmiare in chiesa.

L'uso della panna, in realtà, è più una scelta atta a soddisfare il turista straniero che viene qui in Italia o il residente di un determinato Paese in cui si trova un ristorante italiano all'estero.

Una "carbonara" del genere, però, non ha nulla a che fare con il piatto romano ma è a tutti gli effetti un piatto che va bene per un certo mercato globalizzato.