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domenica 1 luglio 2018

La storia di Nuova Mosca

Ringrazio l'amico Aurelio che mi ha segnalato il sito "Russia Beyond" e l'articolo intitolato "L'incredibile storia di Nuova Mosca, la fallita colonia russa in Africa".
Non tutti sanno che durante l'epoca del colonialismo anche la Russia cercò di farsi delle colonie in Africa.
Nel XIX secolo, gli slavi cercarono di creare delle loro colonie nel Continente Nero.
Ora, durante la conferenza di Berlino (1884-1885) le storiche potenze coloniali europee (Regno Unito, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo) si spartirono l'Africa come una torta, lasciando fuori Paesi come l'Impero Austro-Ungarico, la Svezia, la Danimarca, l'Impero Ottomano, l'Impero Russo e l'Italia.
L'Italia protestò ed ebbe alcuni territori.
L'Impero Russo non ricevette nulla.
Così, il ministro imperiale Konstantin Pebedonostsev (21 marzo 1827-23 marzo 1927) fece partire una missione speciale per il Mar Rosso ed il Corno d'Africa.
Da lì, tale missione avrebbe raggiunto l'Etiopia, un Paese cristiano ortodosso.
Era il 1888.
Per la creazione di una colonia russa in Africa sarebbe servita una persona agguerrita.
La persona scelta fu Nikolaj Achinov, un cosacco di Terek.
Achinov salpò dal porto di Odessa a bordo della nave Kornilov insieme ad altri 165 coloni, donne, uomini e bambini. Fra loro vi erano anche 30 cosacchi, partiti dopo che Achinov aveva detto loro che il sultano di Tadjoura, Mohammed Loitah, avrebbe prestato loro delle terre nella regione.
Arrivati ad Alessandria di Egitto, i nuovi coloni russi si imbarcarono sulla nave "Lazarev", fino ai Port Said. 
Da lì, poi raggiunsero la terra promessa sulla nave "Anfitirite".
Arrivati a destinazione, i coloni celebrarono la loro prima funzione religiosa.
Tuttavia, ci furono i primi scontri con le popolazioni locali, i Danakil.
I russi rubarono a loro il bestiame e così arrivarono al conflitto.
I Danakil erano opposti ai francesi.
Dopo le lamentele del sultano di Tadjoura, Achinov consegnò ai Danakil 60 Franchi d’argento come risarcimento per quanto accaduto, informandolo poi che lo zar russo offriva loro protezione.
I russi decisero poi di cambiare luogo e il 28 gennaio 1889 arrivarono a un vecchio forte egiziano abbandonato a Sagallo, vicino al Golfo di Aden, nell'Oceano Indiano tra lo Yemen, sulla costa meridionale della penisola araba, e la Somalia, in Africa. Lì presero contatti con gli abissini che li accolsero cordialmente.
Il negus Giovanni IV (11 luglio 1837-10 marzo 1889) accolse con gioia i russi, che furono visti come alleati contro gli italiani.
La colonia russa era piuttosto semplice. I monaci e i cosacchi occuparono un fortino e tutto intorno vennero allestite delle tende, una delle quali venne adibita alle funzioni religiose.
Nonostante la semplicità dell’accampamento, Achinov e i suoi uomini ribattezzarono questo insediamento “Nuova Mosca” e realizzarono addirittura una nuova bandiera per questo territorio.
Tuttavia, i russi dovettero vedersela con i francesi, i quali nel 1883 avevano istituito un protettorato.
I francesi non furono d'accordo riguardo alla creazione di una colonia russa in Africa e protestarono con Mosca.
Si arrivò ad un conflitto a fuoco tra i russi di Achinov (che non volevano ritirarsi) ed i francesi, che vinsero, lasciando sul campo 8 cosacchi uccisi ed altri 22 feriti.
Achinov si ritirò, anche perché Mosca non voleva avere problemi con Parigi e prese le distanze da lui.
In patria, Achinov fu arrestato fino al 1899 con l'accusa di pirateria e di disobbedienza allo zar.
Tuttavia, otto anni prima, egli si ripresentò in Abissinia.
Ora, la Russia pagò il fatto di non  avere avuto un accesso diretto in Africa e di avere voluto combattere contro Paesi che (a differenza di essa) praticavano il colonialismo da molti secoli prima. 
Forse, sono più efficaci certe politiche che la Russia sta implementando oggi in Africa che non quanto tentò di fare nel XIX secolo.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.