Il disastro di Seveso non sia usato per demonizzare l'industria

Ringrazio l'amica e socia Stephanie Caracciolo che mi ha segnalato questo video su Facebook.
Esso mostra quanto accadde il 10 luglio 1976, quando ci fu il disastro di Seveso.
Il disastro di Seveso fu un fatto grave che riguardò un'azienda la ICMESA di Meda, vicino a Milano, anche se in Provincia di Monza-Brianza.
Dall'azienda ci fu una fuga di diossina, precisamente la 2,3,7,8 tetraclorodibenzo-p-diossina.
Questo composto (altamente tossico ed inquinante) si diffuse nell'aria ed entrò nella catena alimentare degli animali e quindi delle persone.
Tanta gente morì di cancro e difetti fisici nei bambini nati.
Tante donne abortirono perché temettero che i loro figli nascessero malformati.
Ora, questo grave incidente industriale non deve essere usato per dire no ad ogni industria e ad impresa.
Semmai, si deve fare sì che si premino quelle realtà virtuose, sia riguardo alla produttività sia riguardo alla riduzione dell'impatto ambientale.
Mi viene in mente, per esempio, la chimica verde.
Per esempio, a Milton, nello Stato americano del Delawere vi è il birrificio "Dogfish Head" che si produce l'energia elettrica usando gli scarti di produzione della birra.
Dunque, non si dia spazio al pauperismo.