""L’unica ragione per la quale esiste una controversia relativa al Monte del Tempio è perché il califfo Omar conquistò Gerusalemme e ordinò che una moschea venisse costruita su un luogo considerato santo per gli ebrei. L’unica ragione per la quale c’è una controversia relativa a Gerusalemme Est è dovuta al fatto che degli invasori musulmani catturarono metà della città nel 1948, bombardarono le sinagoghe e procedettero alla pulizia etnica della popolazione ebraica in modo da determinare un insediamento artificiale a maggioranza musulmana. La rivendicazione musulmana su Gerusalemme o su qualsiasi altra parte di Israele è basata unicamente sulla violenza coloniale. Non c’è nessuna rivendicazione musulmana su Israele che sia basata su qualcosa di diverso dal colonialismo, dall’invasione e dagli insediamenti"
Daniel Greenfield".
Concordo con queste parole ed aggiungo una cosa molto importante.
Noi tutti ci stracciamo le vesti riguardo al colonialismo fatto dagli Spagnoli, piuttosto che riguardo a quello fatto dai Francesi o dagli Inglesi, ma non diciamo nulla del colonialismo fatto dai musulmani.
Dal 622 AD, i musulmani diedero inizio ad un vero e proprio colonialismo.
Penso, ad esempio, all'invasione araba della Spagna, che iniziò nel 711 e si espanse fino al 718, a quella della Sicilia, che iniziò nell'827 AD e finì con la caduta dell'ultima roccaforte bizantina di Rometta nel 965 AD.
Gli Arabi iniziarono a costruire moschee, distruggendo chiese.
Esempi furono le cattedrali di Cordova e di Palermo.
Un altro esempio fu (e tuttora è) la moschea degli Omayyadi di Damasco, in Siria.
Essa fu realizzata nel 706 AD, distruggendo l'antica chiesa di San Giovanni Battista.
Che si dice poi delle chiese di Costantinopoli, che furono trasformate in moschee con l'arrivo dei Turchi Ottomani il 29 maggio 1453.
I musulmani conquistarono e colonizzarono terre e sottomisero e distrussero popolazioni.
Quello che oggi essi vogliono fare a Gerusalemme è solo una ripicca coloniale.
Nessun commento:
Posta un commento