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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 9 aprile 2018

Una risposta alla lettera aperta di Franco Tomasi

Rispondo a questa lettera aperta che ho trovato sul gruppo Facebook "Sei di Roncoferraro se...":


"Questa lettera aperta è stata inviata al Presidente Mattarella, ed anche al Fatto quotidiano, con preghiera di essere pubblicata sul giornale.

Egregio Presidente Della Repubblica Italiana Signor Sergio Mattarella!
Mi chiamo Franco Tomasi nato il 07/10/1951 a Castiglione delle Stiviere Provincia di Mantova, ora pensionato.
Mi scuso fin da ora, se il mio italiano non sarà perfetto, con degli errori grammaticali, in quanto avendo fatto solo le scuole dell'obbligo, ho iniziato molto giovane il lavoro come operaio, per necessita famigliari, giungendo cosi alla pensione da ottobre 2010, pensione di 1100 euro mensili.
Stamattina guardavo in televisione la pagina politica al riguardo delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, e sono rimasto molto amareggiato quando ho visto sfilare il signor Berlusconi, personaggio di indubbia moralità ed onesta, condannato in via definitiva per frode fiscale, più altre condanne che non sto ad elencare.
Insomma un delinquente che a detta dei giudici abituato a delinquere, passare davanti ai corazzieri e ricevere il saluto come un grande statista ed essere ricevuto da LEI Signor Presidente. In più, stando alla sentenza a carico di Dell'Utri, ha contribuito a finanziare "cosa Nostra", dove Lei Signor Presidente può annoverare nel Suo passato, l'uccisione da parte della mafia, di suo fratello. Una persona cosi, per mio conto, merita solo la galera. Mentre invece ha tutti gli onori, onori che vengono negati a noi cittadini onesti, che se solo ci dimentichiamo di pagare un bollo dell'auto, subito ci mandano la cartella di Equitalia. Preciso che nella mia vita, non ho mai evaso nemmeno un centesimo, pagando regolarmente le tasse preposte. Sinceramente mi aspettavo qualche cosa di più da Lei Signor Presidente Mattarella, Magari un po' più di fermezza nei confronti di un pregiudicato, che è anche stato dichiarato ineleggibile, ed estromesso dagli incarichi istituzionali. Cosi Facendo Signor Presidente, Lei non mi rappresenta, e mi vergogno di far parte di questa itaglietta, (l'errore è voluto), dove ad amministrarci vi sono mafiosi, ladri, delinquenti con tutti gli onori.
Se pensa di essere stato offeso da quanto ho scritto, e volesse che so, farmi arrestare, mi mandi pure un semplice carabiniere, e un semplice poliziotto, non faccia scomodare i corazzieri, che quelli sono impegnati a fare i saluti al mafioso.
Tanto Le dovevo, e La saluto cordialmente.
Franco Tomasi".


Rispondo a questa lettera con rispetto.
Tra l'altro, il signor Franco Tomasi ha un anno in meno di mio padre, che come lui è un pensionato ed in passato ha lavorato tanto.
Con tutto il rispetto, mi sento di dire al signor Tomasi che la Corte Europea per i diritti dell'Uomo non ha ancora espresso il giudizio sul presidente Silvio Berlusconi, il quale è stato condannato con una sentenza discutibile.
Il fatto che il presidente Berlusconi si sia rivolto alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo dimostra che qualcosa non va.
Tra l'altro, la "Legge Severino", la legge con cui il presidente Berlusconi è stato fatto decadere dal Senato è stata applicata in modo retroattivo, cosa che non è ammessa dalla nostra Costituzione.
In secondo luogo, io trovo che questa lettera non sia rispettosa verso i quattro milioni di elettori che hanno votato Forza Italia.
Tra questi, ci sono pure io e non me ne vergogno, come non mi vergogno di avere contattato via lettera Marcello Dell'Utri.

All'epoca in cui la lettera risale (la data può essere vista nella parte bassa) Dell'Utri era senatore.
Già il fatto che un politico di quel livello abbia risposto ad un comune cittadino come me (con tanto di firma di suo pugno) l'ha detta lunga.
Però, chi ha votato Movimento 5 Stelle l'ha fatto liberamente e nessuno può andare a sindacare in casa sua, come nessuno può andare a sindacare in casa di chi (come me) ha votato Forza Italia.
Con questa lettera si chiede che il presidente della Repubblica non riceva il leader di un partito che è stato votato da quattro milioni di elettori.
Non mi pare molto rispettoso verso questi ultimi...e verso la democrazia.

1 commento:

  1. Il signore che ha scritto a Mattarella non merita alcuna risposta, la colpa dei travisamenti è dovuta al signor Travaglio che dirige il Fatto quotidiano e che sicuramente gli ha ispirato la lettera, troppo ben scritta per essere redatta in questi termini
    Pensi a votare Grillo che è stato condannato per omicidio colposo, ma anche per evasione fiscale, per diffamazione a mezzo stampa!
    E' proprio di bocca buona lui e gli altri come lui

    RispondiElimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.