Questo è uno stralcio dell'articolo:
"Mi sono messo per un attimo nei panni di uno di quei borghesucci di sinistra sinistra che dicono di stare al fianco del “popolo palestinese che lotta contro l’imperialismo e il sionismo” e ne sono uscito traumatizzato.
Quel popolo che lotta… Il nazionalsocialismo della pubertà è dimenticato, il nazionalismo pansiriano e panarabo un errore di gioventù, del socialismo dell’era sovietica ne è diventato il simbolo il miliardario egiziano che di nome faceva Arafat, l’antisemitismo è sempre stato e rimane una congiura dei sionisti, gli attentati in mezzo mondo incidenti di percorso, l’islamismo di ieri e di oggi uno sfondo sfuocato, i tanti rifiuti arabi punti interrogativi senza risposte, le tante guerre scatenate – sante o non sante – guerre di liberazione.".
La cosa che mi fa ridere di tutto ciò è il fatto che questi uomini borghesi della sinistra occidentale (ed italiana) parlino tanto di "povertà", quando hanno il portafogli gonfio e mangiano caviale.
Non sanno nemmeno cosa significhi la parola "povertà".
Non hanno neppure idea di quale sia la reale situazione del Medio Oriente.
Per esempio, non sanno che Abu Mazen, leader della sedicente Autorità Nazionale Palestinese, vive nel lusso.
Essi attaccano Israele, cercando di farlo passare per il "male", ma ad affamare le popolazioni arabe sono proprio personaggi come Abu Mazen e quelli di Hamas.
Essi sono pronti ad attaccare nuovamente Israele, per via della questione della Siria, ma (come ho scritto prima) non sanno quale sia la situazione reale del Medio Oriente e diffondono menzogne.
Così, il danno che essi fanno è doppio.
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