matri Barbara...ca fu chiamata...
Caritas...donna di puisìa...
pì la catholica fidi 'n Norimberga...
ca nuddu canciari potti...
et idda nun canciau...
ca gloria appi poscia la morti.
Italiano:
Leonessa così diventò...
madre Barbara...che fu chiamata...
Carità...donna di poesia...
per la cattolica fede in Norimberga...
che nessuno cambiare poté...
ed ella non cambiò...
che gloria ebbe dopo la morte.
Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano) parla di suor Barbara Pickheimer (1467-1532).
Questa sua tedesca nacque Norimberga e divenne badessa dell'abbazia delle Clarisse della città tedesca.
Ella ebbe una formazione umanistica e fu anche una scrittrice poetessa.
Mentre operava, nella sua città arrivò il luteranesimo.
Era il 1525.
Le tre grandi chiese della città, la chiesa di San Lorenzo, quella di San Sebaldo e quella di Nostra Signora, aderirono al protestantesimo.
Un articolo di Cristina Siccardi sul sito "Corrispondenza Romana" riporta un frammento di un suo scritto intitolato "Fatti memorabili":
"La dottrina di Lutero è stata la causa di molte rovine; crudeli discordie hanno straziato la cristianità, le cerimonie delle chiese sono state mutilate e in molti luoghi i preti hanno di colpo abbandonato il loro stato, perché si predicava la sedicente libertà cristiana, si andava ripetendo che le leggi della Chiesa e i voti non obbligavano più nessuno. La conseguenza di tali discorsi fu che un buon numero di monaci e di monache usarono di questa libertà per uscire dal chiostro e deporre i loro abiti; molte si maritarono persino e, in una parola, non agirono che seguendo la propria fantasia".
La chiesa di San Lorenzo divenne la sede principale della Chiesa luterana, con il teologo Andreas Osiander (1498-1552).
Egli promosse il luteranesimo nella città.
Suor Caritas difese la fede cattolica.
Suo fratello Willibald mostrò simpatie per Martin Lutero ma non esitò a difenderla.
Per tutta la Quaresima del 1525, in città si ebbero dibattiti teologici tra i sostenitori del protestantesimo ed i suoi avversari.
I primi presero sempre più consensi.
Caritas e le suore del convento di cui ella fu badessa furono costrette ad accettare i predicatori luterani del Consiglio cittadino, il quale puntò a privare le suore dalle cure spirituali dei preti cattolici.
Ella però, non accettò i confessori e preferirono rifiutare i sacramenti piuttosto che cedere.
I predicatori luterani cercarono in tutti i modi di attirare le suore alla loro religione ma non ci riuscirono.
Della Settimana Santa del 1525, le testimonianze della badessa riportano quanto segue:
"Quando il Curatore Nutzel vide che non sarebbe mai arrivato a vincere la mia resistenza cambiò soggetto e mi parlò di un grande sollevamento di contadini che erano entrati in rivolta, in numero molto considerevole, per saccheggiare i conventi e scacciare o mettere a morte tutti i Religiosi e le Religiose. E che non doveva rimanere presente una sola Clarissa nel convento di quella città; e che avremo fatto bene a riflettere a non dare occasione, a nostra volta, ad una grande carneficina".
A Pasqua, fu interdetto ogni culto cattolico.
Tuttavia, le Clarisse restarono fermamente convinte della loro fede.
Anche il teologo luterano Filippo Melantone (1497-1560) andò dalle Clarisse di Norimberga e si congedò amichevolmente.
Nel 1530, Willibald, che protesse le suore, morì.
Sua sorella, la badessa Caritas, morì due anni dopo.
Il convento rimase attivo e saldamente legato alla Chiesa cattolica.
Però, non poté accogliere novizie.
Soltanto con la morte dell'ultima suora, suor Felicita, che morì a 91 anni, il convento fu preso dal Consiglio cittadino.
Era il 1591.
La storiografia non potrà mai colmare il grande vuoto di informazioni circa lo svolgimento della chiusura dei chiostri, poiché la maggior parte degli archivi conventuali fu saccheggiata e distrutta. Tuttavia, ancora oggi, le preziose memorie delle Clarisse di Norimberga fanno ben intendere i sistemi coercitivi e violenti usati luterani, e la risposta delle spose di Cristo, è qui impressa per sempre ed è quella dei santi: "La Chiesa è stata governata fino ad ora dallo Spirito Santo, secondo le promesse del Cristo. Niente ci separerà da essa. Noi soffriremo ciò che piacerà a Dio di mandarci, è meglio soffrire a causa del male che consentire a fare del male".
Nel 1806, Norimberga passò alla cattolica Baviera.
I cattolici poterono tornare nella città a ripresero possesso della chiesa di Nostra Signora, che fu ufficialmente riconsacrata nel 1816.
Dopo più di trecento anni, a Norimberga si celebrò di nuovo la messa cattolica.
Ricordiamo queste eroine che nel XVI secolo cercarono in tutti i modi di difendere la fede cattolica nella loro città.
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