Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

domenica 11 febbraio 2018

I lombardi di Sicilia

Ruderi del castello di Acquedolci
Anche in Sicilia si parla lombardo.
Questa non è una battuta.
Infatti, in Sicilia vi sono comunità che parlano dialetti della famiglia gallo-italica, la famiglia di cui fanno parte dialetti che di meridionale hanno ben poco, come il piemontese, il lombardo, il ligure e l'emiliano-romagnolo.
Queste parlate si trovano in alcuni Comuni delle Province di Messina e di Enna.
I Comuni sono Nicosia, Sperlinga, Aidone e Piazza Armerina, in Provincia di Enna, e San Fratello, Acqudolci, San Piero Patti, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Fondachelli-Fantina, in Provincia di Messina.
Tracce di "lombardi" sono presenti anche in altri Comuni, come San Marco d'Alunzio, sempre in Provincia di Messina, e in alcune zone della Provincia di Catania.
Guarda caso, sono tutte zone di quella porzione di Sicilia che gli Arabi chiamavano Val Demone, una zona che essi non riuscirono ad islamizzare e che restò di cultura greco-bizantina e cristiana.
In quella zona vi è anche Galati Mamertino, il Paese di mia madre.
I "lombardi" sarebbero arrivati in Sicilia nel 1038, quando il generale bizantino Giorgio Maniace (998-1043) cercò di riconquistare l'isola, la quale, dall'827, era in mano agli Arabi.
Nelle sue truppe vi furono normanni e "lombardi".
Con l'arrivo dei Normanni, nel 1061, si incoraggiò la latinizzazione dell'isola e furono fatti arrivare dal nord di francesi, provenzali e "lombardi".
L'intento dei sovrani normanni fu quello di rafforzare il ceppo latino su quello greco ed arabo.
Nel 1087, re Ruggero I (1031-22 giugno 1101) si sposò con Adelaide del Vasto (1075-16 aprile 1118), della dinastia piemontese degli Aleramici e fece colonizzare la Val Demone (a maggioranza greco-bizantina) da gente ligure e piemontese.
Deve essere inteso che un tempo il termine "Lombardia" indicava la regione a nord-ovest dell'Italia. Quindi, non indicava solo l'attuale Lombardia ma anche il Piemonte, la Liguria e l'Emilia-Romagna.
Effettivamente, nei dialetti parlati in quei Comuni vi sono espressioni che si rifanno a quei dialetti parlati qui al Nord.
Per esempio, il nome in dialetto gallo-italico di San Fratello è "San Frareu" e si rifà al ligure.
Vedete, anche i Sicilia si parla il dialetto del Nord.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.