Questi ultimi dovrebbero piantarla di continuare ad accusare gli altri di "razzismo", di "fascismo e quant'altro.
L'Italia non è mai stata un Paese razzista.
Nel 1939, non accettò nemmeno le Leggi Razziali volute dal fascismo.
Anzi, con le Leggi Razziali iniziò il declino del fascismo.
Il problema è un altro.
Il nostro è un Paese in grave crisi.
Ci sono famiglie che non arrivano a fine mese, disoccupati ed imprenditori che debbono scegliere tra il pagare le tasse e andare avanti.
Sono state fatte entrare ben 600.000 persone, il 95% delle quali non hanno titolo per stare qui in quanto non sono profughi che scappano da guerre e persecuzioni ma immigrati clandestini, gente che (viste anche le condizioni del nostro Paese) vivono di espedienti illegali.
L'Italia di oggi è insicura.
La gente ha paura.
Vogliamo aiutare i poveri?
Aiutiamoli a casa loro, con un piano Marshall per l'Africa e con il sostegno alle missioni cattoliche e a quelle iniziative di aiuto per i poveri.
Oggi, l'Italia rischia di diventare un Paese razzista per colpa di chi ha fatto entrare tanta gente da fuori, fregandosene delle condizioni interne.
Come dice il presidente Berlusconi, non si combatte il razzismo mettendolo fuori legge ma rimuovendone le cause.
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