Riporto questo stralcio dell'articolo:
"Dall’Islam spira un’aria di novità, di fascinazione irresistibile. In passato esso era un afrodisiaco, un viagra psicologico per gli amanti della forza, dell’ordine, del sacro istituzionalizzato. Hitler ne apprezzava le virtù guerriere molto più vicine allo spirito delle Mannerbubde teutoniche, rispetto a ciò che egli poteva rinvenire in qualsiasi altra religione. Ed è un paradosso della storia, uno dei tanti, che non siano più le destre antimoderniste, se non in sacche di testimonialità criogenica, o in sporadici casi individuali, a subirne l’allure, ma la sinistra, soprattutto quella più radicalizzata.
La vocazione sistemica e totalitaria islamica convertirono Roger Garaudy, ex comunista duro e puro e Ilich (in onore di Lenin) Ramírez Sánchez meglio conosciuto come Carlos lo Sciacallo. Garaudy, autore di Les Mythes fondateurs de la politique israélienne, in cui ripropose le immarcesicibili tesi dei Protocolli dei Savi di Sion, condendole con tesi negazioniste che gli costarono cinque procedimenti penali, si convertì all’Islam nel 1982. Carlos lo Sciacallo, pluriassassino condannato all’ergastolo, e membro attivo del FPLP, Fronte Popolare Per La Liberazione della Palestina, organizzazione che rivendicava nel marxismo-leninismo la propria matrice ideologica, a seguito della sua conversione all’Islam redasse insieme al giornalista francese Jean Michel Vernochet, L’Islam rivoluzionario.
Dispositivo combinato di indubbia efficacia quello tra lotta armata, revolucionaria, Islam e virulento antisionismo e antiamericanismo. Quando si identifica nell’Occidente e nei suoi derivati, democrazia, liberalismo e capitalismo, il nemico da abbattere avendolo trasformato in una rapace entità imperialista e colonizzatrice, è difficile non trovarsi uniti da un afflato molto simile. Maometto e Che Guevara che danzano a braccetto.".
A Niram Ferretti, mi verrebbe da suggerire la lettura del libro del professor Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e controrivoluzione".
Molti elementi che si trovano nel suo articolo si ritrovano anche nel libro del noto pensatore cattolico.
Al di là della differenza tra la matrice cattolica del libro di Plinio Correa de Oliveira e di quella laica dell'articolo di Ferretti, vi è un'affinità con l'articolo nel fatto che le ideologie che sono contrarie ai nostri valori tradizionali, come comunismo e nazismo, vadano a braccetto con l'Islam.
Tanto il comunismo ed il nazismo quanto l'Islam sono menzionati da Plinio Correa de Oliveira sono ritenuti essere parte delle ideologie della Rivoluzione, con cui si vuole eradicare ogni valore della nostra società.
Così, idee apparentemente diverse trovano l'amalgama nell'essere contro i valori fondanti della nostra civiltà, i quali sono dipinti da esse come "aberranti".
Del resto, tanto Hitler ed i nazisti quanto i comunisti ammiravano l'Islam, come l'Islam fanatico di oggi ammira personaggi come Hitler.
Le rivoluzioni portano tutte inesorabilmente alla morte: non sapevo che Carlos fosse diventato musulmano, d'altronde non pochi piaceri ha fatto il maledetto all'OLP (Bologna docet)
RispondiEliminaOra mi pare che pure Ahmadinejad stia assaporando gli effetti nefasti della rivoluzione, quella che aveva cavalcato egli stesso