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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 2 gennaio 2018

Diciamo un bel no al Natale islamico

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di un articolo del sito "The Gatestone Institute" che è intitolato "Europa: L'islamizzazione del Natale"Una insopportabile e involontaria sottomissione all'Islam"".
Riporto questo stralcio dell'articolo, che è stato scritto da Soeren Kern:

"In quasi tutti i paesi europei, questo Natale 2017 è stato contrassegnato da controversie legate all'Islam. La maggior parte di questi contrasti è stata generata dalle élite che si fanno in quattro per laicizzare il Natale allo scopo di evitare che una festa cristiana offenda la sensibilità dei musulmani.

Numerosi mercatini tradizionali di Natale sono stati ribattezzati — ad esempio, come Amsterdam Winter Parade, Bruxelles Plaisirs d'Hiver, Kreuzberger Wintermarkt, London Winterville, Munich Winter Festival — per conferire loro una parvenza multiculturale di tolleranza laica.

Più preoccupanti sono i crescenti tentativi di islamizzare il Natale. La re-teologizzazione del Natale si basa sulla falsa premessa che il Gesù della Bibbia è il Gesù (Isa) del Corano. Questa fusione religiosa, chiamata a volte "Chrislam" guadagna terreno in un Occidente che è diventato biblicamente analfabeta.

In Gran Bretagna, ad esempio, la chiesa di Ognissanti di Kingston sul Tamigi ha di recente celebrato la nascita di Gesù e di Maometto. Il "Milad Advent e la Christmas Celebration", del 3 dicembre erano finalizzati a "festeggiare la data di nascita del profeta Maometto e di attendere con trepidazione la nascita di Gesù". La funzione religiosa di un'ora prevedeva una parte dedicata alla preghiera islamica a cui faceva seguito il taglio di una torta di compleanno
.".

Quello che si sta creando ora è una sorta di religione "tipo mostro di Frankenstein" di nome "Chrislam".
In poche parole, in nome dell'accoglienza, si vogliono islamizzare di fatto le nostre tradizioni.
Così, in nome dell'"integrazione" e dell'"accoglienza", si sovrappone la figura di nostro Signore Gesù Cristo a quella di Isa, il Gesù del Corano.
Ora, un eminente giornalista e scrittore italo-egiziano, il grande Magdi Cristiano Allam, l'ha detto chiaramente: il personaggio di nome Abramo menzionato nel Corano non è l'Abramo della nostra Bibbia, come il Gesù citato nel Corano non è il Gesù Cristo della nostra Bibbia.
Ricordo che Magdi Cristiano Allam è un ex-musulmano, convertitosi al Cristianesimo cattolico romano.
Quindi, il nostro Gesù Cristo, il Figlio di Dio, colui che morì sulla croce e risorse per la salvezza dell'umanità, non ha nulla da spartire con il Gesù citato nel Corano, per i musulmani è solo un profeta, che non morì neppure sulla croce.
L'articolo del sito "The Gatestone Institute" menziona anche un blog inglese cristiano, il blog "Archbishop Cranmer".
Questo blog rimprovera a certe chiese il fatto che facciano celebrare riti in cui si celebrano le nascite di Gesù Cristo e Maometto e in cui si vuole fare una vera e propria celebrazione del succitato mostro chiamato "Chrislam".
Questo è gravissimo.
Se il parroco della mia parrocchia (che si trova in Roncoferraro, in Provincia di Mantova, qui in Italia) facesse una cosa del genere, io farei scoppiare un putiferio talmente forte che arriverebbe persino alle orecchie del Papa e dei cardinali.
Addirittura, secondo quanto riporta il succitato blog intitolato al primo arcivescovo anglicano di Canterbury, nell'Abbazia di Westminster è stata celebrata una liturgia che ha menzionato Maometto nella successione dei profeti.
A Glasgow, nella cattedrale episcopale di Santa Maria, si è recitato un brano del Corano che nega la natura divina di Gesù Cristo.
Questa è follia!
Vorrei ricordare che l'Islam non riconosce la divinità di Gesù né lo indica come l'Alfa e l'Omega, il sigillo dell'inizio e della fine dei tempi.
Esaltare Maometto in chiesa significa negare la natura divina di Gesù.
Questa è di fatto una profanazione, poiché una cosa del genere avviene in un luogo sacro come la chiesa.
Adesso, vogliono islamizzare il nostro Santo Natale, togliendo Gesù stesso dalla festa.
Questo è assurdo.
Qualche anno fa, io contestai il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, il quale disse, in merito alle polemiche scoppiate riguardo al caso di presidi ed insegnanti di varie scuole che vietarono di fare festeggiare agli alunni nei loro plessi il Natale "per rispetto verso le altre religioni", disse di essere disposto a fare dei passi indietro sulle nostre tradizioni, per "mantenere la pace e l’amicizia".
Non mi pento di avere fatto ciò e non chiedo scusa, come non mi pento di avere preso posizione contro l'atteggiamento di certi prelati (qualcuno dei quali conosciuto da me) che in merito a certi temi hanno mostrato di essere stato troppo "politically correct".
Una Chiesa che non parla di Gesù Cristo che Chiesa è?
L'atteggiamento di certi prelati è anche un insulto alla memoria dei cristiani uccisi dal fanatismo islamico.
Mi viene in mente monsignor Luigi Padovese, un vescovo di Santa Romana Chiesa che fu un parente della mia amica e collaboratrice Francesca e che fu vicario apostolico di Anatolia, il quale fu ammazzato da un fanatico islamico il 3 giugno 2010.
Questa cosa deve fare indignare (e non poco) tutti noi che ci riconosciamo nella fede cristiana, come noi cattolici, gli ortodossi, i protestanti e gli anglicani.
Forse, le nostre rispettive Chiese dovrebbero mettersi d'accordo nel rifiutare simili scempi.
Una cosa del genere sarebbe già molto positiva.



1 commento:

  1. C'è da essere seriamente preoccupati, non abbiamo neppure più un Papa che aiuta!

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.