Cari amici ed amiche,
al peggio non c'è fine.
Come riporta il giornale "In Terris", si vuole estendere l'eutanasia anche a chi sta bene.
Si tratta di una proposta di legge dei ministri della Salute e della giustizia, Edit Schippers e Ard van de Steur.
Se tale legge dovesse passare, i Paesi Bassi sarebbero la prima nazione al mondo a legalizzare totalmente l’eutanasia. E’ il triste obiettivo che si sono prefissati i ministri che sono stati prima citati, i quali hanno informato il Parlamento attraverso una lettera. La proposta, pensata in particolar modo per gli anziani, potrebbe diventare una legge a tutti gli effetti entro la fine del 2017, dopo i pareri di medici e degli esperti di etica.
A questo punto, ci dicano la verità.
Coloro che propugnano l'eutanasia, ci dicano che per loro i malati terminali, gli anziani ed i disabili sono un peso per la società.
La piantino con questa ipocrisia dello spacciare per "pietas" o "caritas" l'eutanasia.
Ci rendiamo conto che ci stiamo distruggendo come società?
Ricordo che certe pratiche furono tipiche di regimi come quello sovietico e quello nazista.
Prima di dire "sì" all'eutanasia, pensateci bene.
Cordiali saluti.
Signor Fucilone, io concordo con lei nel dire no alla eutanasia. La trovo una pratica contraria alla umanità e quindi a Dio.
RispondiEliminaMi permetto però di portare un appunto di modifica al suo articolo e un altro di aggiunta.
1-io sono contrario alla eutanasia e ciò per motivi innazitutto religiosi. La vita non è un bene personale e individuale in un'ottica nichilistica (tanto cara ai nuovi Robespierre della sinistra). La vita è un dono che ci è concesso dai genitori e tramite essi da Dio. Bisogna dirlo chiaro e tondo e non aver paura di mostrarci per quello che siamo: cristiani! Dobbiamo riappropriarci della vita pubblica ed esserne il faro. Le dico questo perché lei giustifica il no alla eutanasia rimandando in primis al nazismo. Così facendo però si espone a facili critiche da parte dei novelli Robespierre (che sul punto hanno in effetti facile ragione): nel nazismo l'eutanasia era imposta, oggi invece presuppone la libertà (ah che termine stuprato!) di scelta. L'eutanasia insomma oggi non è imposta, ma è appunto 'scelta': il focus è su chi la sceglie e non su chi la pratica (come nel nazismo). E invece no: dobbiamo dire forte e chiaro che la vita è sacra e non si tocca, che la vita non è un bene di cui disporre a piacimento, ma un dovere (oltre che un diritto verso gli altri naturalmente: di qui appunto la differenza col nazismo). E occorrerebbe avere il coraggio di cambiare la Costituzione laddove prevede il diritto (ah che termine stuprato anche questo!) di rifiutare la cure: è questa infatti la via praticata dai giudici per ammetterla. Dicono i nostri cari 'amici' giudici progressisti: se un malato può lasciarsi morire, perché non può chiedere di morire?
Da qui mi collego al secondo punto.
2-come le ho scritto in altra occasione, i partiti che ci rappresentano negli ultimi anni hanno delegato alla sinistra e ai giudici, dicendo uno sterile 'no' su tutte le questioni ideologiche di primaria importanza (tortura, unioni civili...eutanasia), senza approvare però alcuna legge al riguardo. Era fin troppo preventivabile il risultato: quelle leggi le avrebbe scritta la sinistra, il peggio della sinistra, quella più nichilista! I nostri partiti avrebbero dovuto modificare la Costituzione prevedendo le cure imposte o, almeno, fare una legge che espressamente vietasse questa antireligiosa pratica, in modo da togliere materiale di appoggio ai giudici. Nulla però è stato fatto. Su questo dissento (in parte) con lei: queste erano priorità assolute, poiché una società si regge innazitutto su travi morali e assiologiche e la politica deve innazitutto pensare a queste travi. Non si può pensare solo e soltanto alla economia: il vuoto europeo, la mancanza di valori religiosi, addirittura la non menzione delle radici cristiane nei Trattati europei (!!!), ha la causa proprio nello smarcamento dei partiti di destra dalle faccende ideologiche e morali.
Dobbiamo reagire partendo dai gravissimi e imperdonabili errori dei nostri partiti: occorre riconoscerli, non negarli. Il nichilismo ha divorato la fede! Occorrerebbe inoltre sancire la religione di Stato e spiegare nelle scuole dell'obbligo che l'uomo l'ha creato Dio, non le scimmie! Poi chi vuole scegliere un approccio scientifico va all'università, ma la scuola dell'obbligo ha innazitutto il dovere di plasmare la società secondo precisi valori, in primis religiosi.
Io sono conservatore e non me ne vergogno: dobbiamo dire le cose per quelle che sono e non cercare scuse come se dovessimo vergognarci delle nostra idea di avere uno Stato confessionale (in senso moderno ovviamente). Si signor fucilone: confessionale, non me ne vergogno e lo grido con orgoglio!
Mi scusi per la lunghezza del commento, ma io di questa società nichilista ne ho piene le tasche. È il momento di dire basta.
Non sono contro l'eutanasia solo per un motivo religioso.
RispondiEliminaL'eutanasia è frutto del nichilismo, di una visione secondo cui ci si arroga del diritto di dire che una vita è degna di essere vissuta ed un'altra no.
Una vita è degna di essere vissuta sempre.
Questo va al di là delle etichette religiose.
Oggi l'eutanasia non sarà imposta in modo esplicito ma viene favorita da una certa politica.